NEWS | Rimini

La Terra Promessa è il cammino

23 agosto 2024

La Terra Promessa è il cammino

Condividi su:

La Terra Promessa nel pensiero biblico non è solo un territorio. È una metafora dell’essenziale della vita. Ma il viaggio per raggiungerla, non può essere solo "geografico" perché non è limitato nel tempo e nello spazio, è un'esplorazione spirituale.

La scoperta di questo percorso è stata al centro della lettura biblica di Joseph Weiler, giurista alla NYU Law School e ad Harvard. Un appuntamento che è quasi una tradizione per il Meeting di Rimini dato che proprio quest'anno, come ha ricordato nella sua introduzione don Stefano Alberto, docente di Teologia dell'Università Cattolica, l'accademico statunitense, di religione ebraica, ha celebrato la sua ventesima partecipazione alla kermesse. 

Analizzando i testi dell'Antico e del Nuovo Testamento Weiler ha tracciato cinque grandi elementi di riflessione sul tema della Terra Promessa. Il primo è la sua natura strettamente spirituale: «Già nel primo versetto - ha spiegato Weiler - si capisce che non si tratta di un concetto "fisico". Se accessibile a tutti non può essere confinata a uno spazio limitato. Abramo partì senza sapere la destinazione perché la vera Terra Promessa è soprattutto l'impegno a seguire il Signore.


Il secondo aspetto analizzato è quello relativo al cammino. La Terra Promessa non è infatti un qualcosa a cui si può avere accesso nell'immediato ma prevede un percorso lungo e irto di difficoltà che si delinea non solo nello spazio ma anche, se non soprattutto, nel tempo come dimostrano i 400 anni di schivitù del popolo ebraico in Egitto. «Dio dice "cercate", non "arrivate". La Terra promessa è nella vita della persona che cerca di arrivare a qualcosa di oltre, di grande».

Il terzo elemento individuato da Weiler è quello relativo al dubbio: «Chi pensa di essere depositario della verità ha già deviato dal percorso. Abramo non ha dubbi su Dio, ma su se stesso. "Come posso sapere che sarò io e la mia discendenza ad avere tutto questo?", si interroga».

Il quarto tema su cui si è soffermato Weiler è invece quello relativo all'importanza del rito mentre l'ultimo aspetto riguarda l'Alleanza tra Dio e gli uomini. Un patto reciproco tra due parti sovrane. Perché Dio non comanda, offre. Per questo è importante che questa sia libera e fortemente sentita dal profondo del cuore. 

E, concludendo, il suo intervento, Weiler ha rivolto un "virtuale" messaggio consolatorio a Mosè a cui non è stato concesso di vedere la Terra Promessa: «Se potessi parlare con lui gli direi che in realtà è l'ha già raggiunta con il cammino fatto, e di dimenticare tutto ciò che è materiale, perché la dimensione più importante, quella spirituale, l'ha già trovata».

Un articolo di

Redazione

Redazione

Condividi su:

Newsletter

Scegli che cosa ti interessa
e resta aggiornato

Iscriviti