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Matematica, fisica e l'alchimia della musica

24 maggio 2022

Matematica, fisica e l'alchimia della musica

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È stata un’esperienza, più di un semplice concerto l’esibizione di Michele Gazich che ha chiuso le celebrazioni per i 50 anni della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali, mercoledì 18 maggio, nell’auditorium San Barnaba di Brescia.

Lo scrittore di canzoni, introdotto da Mario Taccolini, coordinatore delle strategie di sviluppo della sede bresciana, che lo considera «un po’ di casa in Cattolica, luogo dove per molti anni il padre Roberto ha insegnato lingua e letteratura latina», ha alternato melodie arcane e struggenti, a riflessioni su Matematica, fisica e alchimia della musica. 

La voce profonda di Gazich con il suo violino, sono stati affiancati da due collaboratori d’eccezione: Marco Lamberti alla chitarra e da Giovanna Famulari, che ha donato alla serata le qualità del suo violoncello e della sua voce angelica.

Il “live” dell’ebreo errante e scrittore di canzoni ha regalato al numeroso pubblico presente filastrocche inedite che rimandano a Dostoevskij, fino a toccare tratti mistici con “Guerra civile” che ci parla di “un Dio che sopravvive nei dettagli, nelle crepe dei centri commerciali”.


Il lavoro che dà il titolo alla serata è “Argon” (dal greco ἀργός –όν, cioè “refrattario all’azione, pigro”), “un elemento chimico della tavola periodica, che fa parte del gruppo dei gas nobili, perché hanno la caratteristica di non combinarsi o combinarsi a fatica con gli altri elementi. Un tempo veniva anche detto, suggestivamente ed evocativamente, inerte e raro”. Eccolo ripreso nel brano “La maga e lo straniero”, con inevitabili rimandi a Primo Levi poiché Argon è il titolo del primo racconto de Il sistema periodico, un’autobiografia attraverso i 21 elementi della tavola periodica, che diventano spunto per brevi narrazioni autobiografiche. 

L’atmosfera diventa ancora più avvolgente con “Come Giona”, che ricorda «l’esodo, proprio un 18 maggio come oggi, della mia famiglia dalla nascente Jugoslavia del maresciallo Tito, al tributo a Battiato nel primo anniversario della morte con “Lode all’inviolato».

Gli studi letterari di Gazich riecheggiano con il rimando a Eugenio Montale, Pierpaolo Pasolini, Paul Celan, «forse il più grande cantore ebreo in versi, dell’intero ‘900 con un invito ad essere illuminati per allontanare l’oscurità di questo momento storico».  

Magia, musica, incanto, ma anche molti temi su cui riflettere. 

Un articolo di

Antonella Olivari

Antonella Olivari

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