Il cinema è anche uno dei luoghi della rappresentazione de La voix humaine di Jean Cocteau di cui si è parlato durante l’evento “La voix humaine" di Cocteau. Un viaggio multimediale nelle trasposizioni artistiche di un testo letterario” nell’ambito della Milano Week moderato da Armando Torno, saggista e giornalista de Il Sole 24 Ore.
Filippo Annunziata, docente di Musicologia e professore di Diritto dei mercati finanziari, ha raccontato il viaggio multimediale del suo libro, ultima pubblicazione all’interno della collana Canon of European drama, ideata e diretta da Annamaria Cascetta, già professore ordinario di Storia del teatro e direttore del dipartimento di Scienze della comunicazione e dello spettacolo dell’Università Cattolica, progetto nato nel 2008 grazie al sostegno della Fondazione Cariplo.
«Interessante è la capacità di questo testo di Cocteau di circolare, di essere fucina di ispirazione per le arti come il cinema, il teatro e la musica - ha dichiarato Annunziata -. Questo fenomeno circolatorio continua tuttora e rende l’opera sempre attuale».
E lo dimostra il viaggio multimediale che l’autore ha presentato al pubblico attraverso spezzoni di film che sono trasposizioni del testo originale di Cocteau e clip musicali di canzoni pop ad esso ispirate, dove sono protagonisti il telefono nero e la donna con il dialogo-monologo con il suo compagno con cui si sta lasciando. Si passa da una pièce del 1939 a un mediometraggio di Roberto Rossellini del 1948 con Anna Magnani, alla versione americana del 1966 con Ingrid Bergman, al film del 2014 con Sofia Loren a quella di Pedro Almodovar, fino a riferimenti a La voix humaine a cui molte storie sia sul set sia nei video di canzoni pop si ispirano chiaramente, come nel caso di I want you di Madonna.