NEWS | Il progetto

Negli Usa con il Networking Catholics

30 luglio 2025

Negli Usa con il Networking Catholics

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Venti giorni negli Stati Uniti, tre tappe (Washington DC, New York, Ohio), corso di inglese, chat esclusive, evento con 3mila giovani, tutto questo è Networking Catholics, il progetto pilota del Centro Pastorale che ha coinvolto studenti dei campus di Piacenza e Cremona in un’esperienza di crescita accademica, culturale e spirituale, che coniuga education excellence e faith commitment, facendo tappa in alcune prestigiose università degli Stati Uniti. Un percorso che ha preso sul serio l’invito di Papa Francesco ad offrire “programmi di leadership per la formazione e lo sviluppo continuo di giovani guide” (Christus Vivit, n. 245).

Gli studenti selezionati sono stati accompagnati da un assistente pastorale, arrivando a Washington giusto in tempo per l’Independence Day del 4 luglio.

Sul versante accademico gli studenti hanno frequentato un corso “intensive” per il potenziamento dell’inglese. Ciò ha permesso di interagire durante un’esclusiva fireside chat con il professor Andreas Widmer, direttore del Center for Principled Entrepreneurship presso la Catholic University of America. Ex guardia svizzera e imprenditore ha spiegato il business secondo i principi della Dottrina Sociale della Chiesa: «“How may I help you?” is the number one question business has to ask. To succeed you have not to be selfish, but to be otherdirected. This is why business is so Christian!». Gabriele Arezzo, studente di Gestione d’azienda, dichiara: «La sua figura incarna un modello che personalmente sento molto vicino, in lui ho visto non solo un imprenditore di successo, ma soprattutto una persona coerente, libera, capace di integrare fede e lavoro senza compromessi».

Un articolo di

don Matteo Tolomelli

Assistente Pastorale Collegio Sant'Isidoro - Sede Piacenza-Cremona

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Sul piano culturale l’agenda è stata ricca di appuntamenti. Gli studenti hanno alloggiato nel quartiere di Brookland, polmone “cattolico” di Washington, a dieci minuti di metro da Capitol Hill. Hanno incontrato Brian Burch, ambasciatore Usa nominato presso la Santa Sede; cenato al Cosmos Club e all’University Club (foto in alto) grazie all’amico J. Bedia; assistito al musical “Les Misérables” al Kennedy Center accompagnati dalla organizzatrice I. Sabelino; gustato una ipa nel pub storico “Hawk&Dove” in compagnia del washingtoniano L. Shuler, per poi finire con lo spettacolo al Marine Barracks. Commenta Giacomo Minelli, studente di Agricultural and Food Economics: «I ricordi più belli sono legati alle persone incontrate. Non è stato un viaggio da turista, ma da insider!» Gli studenti hanno poi dato prova di sé cucinando una carbonara e tiramisù in occasione del “Good-by Spaghetti Party”. La serata si è svolta nella parrocchia Saint Anthony of Padua insieme al parroco fr. Fred Close e ad alcune persone con disabilità. Elaine Scheller, Parish manager, ha esclamato: «Carbonara… simply terrific!».

L'esperienza di fede è stato il terzo pilastro del progetto. Ogni giorno gli studenti hanno partecipato alla Holy Hour, l’ora di Adorazione presso la parrocchia di Washington. La preghiera ha permesso di ricevere gli stimoli del viaggio, cogliendone il senso profondo.

Infine, il road trip con una visita last-minute a New York, arrivando finalmente alla Franciscan University di Steubenville. Qui il gruppo ha partecipato alla Youth Conference dal tema “Consumed”. Insieme a 3mila giovani sono stati tre giorni intensi di preghiera, musica e incontri. Gli emcees, il Bishop Zarama e le band hanno mostrato che nella vita ci possono essere amori tossici che consumano, ma l’amore di Dio è un fuoco che riscalda e dona vita. Antonio Bozzella, studente di Giurisprudenza, percorso Diritto ed Economia, dice: «Non conoscevamo le famiglie che ci hanno ospitato, ma per la comune fede ci siamo sentiti a casa. Vedere tanti giovani in preghiera muove il cuore».

Il viaggio è stato possibile grazie all’aiuto del Centro pastorale, della Facoltà di Economia e Giurisprudenza, di Cattolica International e il contributo della Fondazione Invernizzi. Tra i risultati raggiunti c’è il consolidamento della rete tra atenei cattolici che apre a promettenti collaborazioni, in particolare con la Catholic University of America di Washington e la Franciscan University di Steubenville.

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