«Oggi inizia per ciascuno di voi un lungo viaggio, un’avventura davvero entusiasmante, un percorso formativo che in primo luogo offrirà competenze, capacità e cultura, in un tempo particolare per l’attività medica e sanitaria – così il professor Claudio Grassi, vicepreside della Facoltà di Medicina e chirurgia, nel saluto di accoglienza nelle aule della Facoltà – Ma oggi inizia qualcosa di molto più grande: spenderete qui, in questa Facoltà, in questa Sede, l’arco della vita fra l’adolescenza e l’età adulta. In questi anni stabilirete i vostri convincimenti, la vostra visione del mondo. E noi, come docenti, cioè insegnanti, avvertiamo la grande responsabilità di lasciare in voi un segno».
Porte del campus aperte anche dall’accoglienza del dottor Lorenzo Cecchi, direttore della Sede di Roma dell’Ateneo, che ha illustrato le innovazioni, le strutture e i luoghi per lo studio, l’attività didattica, per i momenti ricreativi e sportivi, sottolineando la continua sinergia con le attività del Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, e esprimendo la speranza che ogni studentessa e studente possa vivere “un’esperienza unica in quella che sarà la vostra ‘casa’, in un senso di comunità e fratellanza che conserverete per tutta la vostra vita”.
Emozionate e numerose le matricole della Facoltà medica varcano di nuovo le porte dell’Università Cattolica, per contribuire a continuare a realizzare il sogno di Padre Gemelli, un sogno che dura da cento anni, nella giornata in cui l’Accademia Reale Svedese delle Scienze di Stoccolma assegna il Premio Nobel per la Medicina: il sogno continua.