
News | Parola del giorno
Il mattino di Pasqua
Sulla scena che apre i racconti della risurrezione nel Vangelo di Giovanni si susseguono diversi personaggi. Maria di Màgdala è la prima a recarsi al sepolcro.
| Bernardino Pessani
25 dicembre 2020
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Vangelo di Luca (Lc 2,1-14)
«Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce…» (Is 9,1). La profezia di Isaia attraversa i secoli e si compie nella notte di Natale con la nascita di Gesù, Dio fatto uomo. Lo conferma l’angelo rivolgendosi ai pastori: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore» (Lc 2,10-11).
Questo annuncio arriva a noi oggi con la stessa forza e suscita il medesimo stupore. Viviamo giorni di tenebre a causa della pandemia che genera insicurezza sanitaria, sociale ed economica. Il futuro ci appare denso di nubi e ci pesano le limitazioni negli affetti, nel lavoro, nella mobilità.
Ma su tutto questo risuona l’annuncio del Natale. Il Signore ci viene incontro e condivide attese e speranze. Mentre viviamo il peso del distanziamento Lui si fa prossimo a tutti, mentre sperimentiamo la precarietà dell’esistenza Lui ci dona la pienezza della vita, mentre sentiamo l’incertezza per il futuro il Bambino Gesù ricolma di amore fraterno il presente.
Un articolo di
Assistente ecclesiastico generale
Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus.
Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno letti in un podcast e accompagnati da un’immagine scelta in rete.