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Patient Advocacy, un nuovo master per le associazioni di pazienti

20 marzo 2023

Patient Advocacy, un nuovo master per le associazioni di pazienti

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Al via da mercoledì 15 marzo le lezioni della prima edizione del master di II livello “International Patient Advocacy Management”, il nuovo programma formativo post lauream promosso dall’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi sanitari (ALTEMS) e dall’Alta Scuola di Psicologia “Agostino Gemelli” (ASAG) dell’Università Cattolica, in partnership con lo European Patient Forum (EPF).

L’avvio è stato inaugurato da un evento di presentazione che si è tenuto nella Cripta dell’Aula Magna del campus di Milano dell’Ateneo, aperto dai professori Pier Sandro Cocconcelli, Pro-rettore Vicario dell’Università Cattolica, Emanuela Confalonieri, direttrice dell’ASAG e Americo Cicchetti, direttore dell’ALTEMS, e introdotto dalla professoressa Guendalina Graffigna, direttrice del Master.

«L’Università Cattolica è da anni impegnata in iniziative di formazione continua a respiro internazionale e questo master rappresenta un unicum europeo nelle sue ambizioni, nel suo corpo docente e nel gruppo classe – ha detto il professor Cocconcelli - Inoltre la multidisciplinarietà della formazione è testimoniata oggi dalla collaborazione di due Alte Scuole dell’Ateneo: una sinergia scientifica e formativa volta a offrire una formazione non solo tecnica e manageriale, ma anche umana e orientata all’ascolto delle istanze della società civile».

Al centro dell’incontro il keynote speech del dottor Marco Marchetti, Co-chair EU Member States Coordination Group on Health Technology Assessment (HTACG) e dirigente dell'Agenzia Nazionale per i Servizi sanitari regionali (AGENAS), dal titolo “The EU HTA regulation: what role for patient organizations?”: «La sfida dei prossimi anni è arrivare ad applicare il Regolamento EU HTA tra i Paesi Membri al fine di avere una valutazione delle tecnologie sinergica, garantendo al contempo l'appannaggio nazionale per la contestualizzazione dell'accesso delle tecnologie sanitarie. Questo processo è attuabile con un lavoro di squadra tra tutti gli interlocutori dei Servizi sanitari europei tramite lo strumento dello stakeholder involvement e le associazioni pazienti sono un interlocutore fondamentale. La possibilità di avere programmi formativi, come questo Master, che supportino la crescita e la conoscenza delle associazioni è un fattore vincente per il sistema salute europeo».

A seguire un vivace dibattito animato dal dottor Marco Greco, European Patient Forum President, e dalla professoressa Graffigna: «Le associazioni di pazienti e i loro rappresentanti hanno un ruolo sempre più importante nei sistemi sanitari occidentali, non solo per rappresentare le istanze di cura delle persone, ma anche per collaborare in modo generativo e creativo con le istituzioni, le organizzazioni e i clinici nel migliore orientamento dei percorsi di assistenza e di cura – ha detto la professoressa Graffigna, direttrice del Master – «È tuttavia necessario equipaggiare queste figure di competenze avanzate al fine di gestire ed espletare al meglio il loro ruolo e di rendere possibili percorsi efficaci di patient engagement».

Le lezioni frontali del Master si svolgeranno in moduli settimanali intensivi, in presenza e online, e saranno integrate da esercitazioni in gruppi di lavoro, seminari su temi specifici e incontri di simulazione interattiva con particolare attenzione allo sviluppo delle soft skill nelle attività delle associazioni di cittadini e pazienti.

«ALTEMS da molti anni lavora perseguendo un approccio multidisciplinare, coinvolgendo nelle attività di ricerca e formazione le associazioni pazienti in un’ottica allargata di Servizio Sanitario Nazionale concepito come un ecosistema composto da vari attori – ha affermato il professor Cicchetti - Il nuovo Master è frutto di anni di formazione congiunta tra due Alte Scuole a livello nazionale che hanno posto le basi per una internazionalizzazione del percorso grazie anche alla collaborazione attivata dal nostro Ateneo con lo European Patient Forum. Siamo sicuri che l’incontro in aula costituirà un’ulteriore opportunità di confronto sul tema Salute a livello globale, oltrepassando i confini dei singoli contesti nazionali al fine della definizione di un framework di riferimento della patient advocacy a livello europeo».

«Valorizzare il ruolo delle associazioni di pazienti attraverso una adeguata formazione dei loro rappresentanti – ha detto la professoressa Confalonieri - è sicuramente una sfida importante da accogliere e sostenere al fine di migliorare in ambito sanitario aspetti delicati e psicologicamente salienti in ottica di cura e di management. La collaborazione di due alte scuole della nostra università credo sottolinei la portata del tema e delle sue possibili ricadute».

Il nuovo programma formativo, nato su iniziativa del Patient Advocacy Lab dell’ALTEMS e dell’ASAG, in collaborazione con il Centro di Ricerca Engageminds HUB dell’Università Cattolica e in partnership con lo European Patients Forum, nasce con l’obiettivo di formare professionisti e operatori delle associazioni di cittadini e pazienti nel settore dell’healthcare management a livello europeo e internazionale per promuovere competenze e abilità di organizzazione, coordinamento e integrazione fra stakeholder e cittadini.

«Da molti anni lo European Patient Forum lavora per supportare le organizzazioni di pazienti nella loro professionalizzazione, creare percorsi di formazione continua e capacity building – ha affermato il dottor Greco - Da sempre questa attività ha incontrato due limiti: quello territoriale, per la difficoltà di sviluppare programmi internazionali sostenibili e quello del riconoscimento accademico dei percorsi formativi. Siamo felici di collaborare con l’Università Cattolica per offrire ai patient advocate di tutta Europa questa possibilità di apprendimento e arricchimento personale e professionale. Non solo, infatti, i partecipanti potranno acquisire competenze di altissimo profilo, grazie ad una faculty senza precedenti per qualità, profilo internazionale e quantità dei docenti, ma al termine del percorso formativo avranno un titolo accademico spendibile anche nel mondo del lavoro. Questo master diventa, dunque, un unicum in Europa e in generale determina un innalzamento del livello dell’offerta formativa, creando un nuovo standard. Infine, la partecipazione di allievi provenienti da diversi paesi offre l’ulteriore possibilità per partecipanti di sviluppare il proprio network ed imparare, grazie all’innovativo approccio, dalle esperienze delle altre associazioni».

Per maggiori informazioni si possono consultare le pagine web dedicate.

Un articolo di

Federica Mancinelli

Federica Mancinelli

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