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Pensare globale, agire sostenibile: 27 studenti di Scienze agrarie alla Fao

12 ottobre 2025

Pensare globale, agire sostenibile: 27 studenti di Scienze agrarie alla Fao

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Non capita tutti i giorni di entrare nella sede della FAO a Roma e partecipare a un confronto internazionale sulle grandi sfide del futuro. È quello che hanno vissuto gli studenti della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, invitati a prendere parte alla Global Conference on Sustainable Livestock Transformation, organizzata in occasione dell’80° anniversario della FAO.

Per tre giorni, la sede di Viale delle Terme di Caracalla si è trasformata in un crocevia di esperti, ricercatori, rappresentanti delle istituzioni e del mondo produttivo, tutti riuniti per discutere il futuro delle produzioni animali sostenibili. Il convegno, dal titolo “Fostering change, scaling innovations, and driving solutions”, ha visto la partecipazione di oltre mille persone provenienti da tutto il mondo, con l’obiettivo di condividere idee, esperienze e soluzioni concrete per un’agricoltura più equa, efficiente e rispettosa dell’ambiente.

Grazie alla collaborazione ormai consolidata tra la facoltà  di Scienze agrarie alimentari e ambientali della Cattolica e le organizzazioni internazionali delle Nazioni Unite, 27 studenti delle lauree magistrali in Agricultural and Food Economics, corso interamente in inglese del campus di Cremona, e in Zootecnia Sostenibile e di Precisione, hanno avuto l’opportunità di assistere a panel e incontri di altissimo livello, entrando in contatto diretto con i protagonisti delle politiche agricole globali.

«Essere alla FAO è stato trasformativo» racconta Emile Webnjoh, studente camerunense iscritto alla magistrale in Agricultural and Food Economics. «Tra tutte le esperienze vissute, l’incontro con il dottor Thanawat Tiensin e il suo team è stato il più significativo. Le loro storie e il loro impegno verso la missione della FAO hanno rafforzato il mio interesse per le politiche agricole e ambientali, e mi hanno ispirato a dare un contributo concreto in questo campo».

«Partecipare alle conferenze e ai dibattiti con esperti provenienti da tutto il mondo mi ha permesso di comprendere la portata globale delle sfide legate alla sostenibilità e all’impatto ambientale» aggiunge Marco Villa, studente di Zootecnia Sostenibile e di Precisione. «È stata un’occasione unica per ampliare la visione e capire quanto sia importante pensare oltre i confini del nostro Paese, con una prospettiva davvero internazionale».

Per entrambi, il contatto diretto con esperti e ricercatori provenienti da contesti diversi ha rappresentato una vera e propria palestra di crescita. «Il confronto con professionisti di vari Paesi – spiega Marco – mi ha fatto capire quanto sia importante conoscere le differenze tecnologiche, culturali e normative per applicare al meglio le proprie competenze e contribuire a soluzioni condivise.» «L’evento – aggiunge Emile – ha migliorato le mie capacità di comunicazione e mi ha insegnato ad affrontare progetti orientati all’impatto con una prospettiva sia regionale che globale. Questa esperienza ha rafforzato la mia decisione di dedicarmi alle politiche agricole e ambientali internazionali».

A sottolineare il valore formativo di questa partecipazione è il professor Paolo Sckokai, docente e coordinatore del corso di laurea magistrale in Agricultural and Food Economics: «La nostra Facoltà ha una lunga storia di collaborazione con le organizzazioni internazionali delle Nazioni Unite, in particolare con la FAO, che si occupa di agricoltura e alimentazione. Proprio grazie a questa partnership consolidata, i nostri studenti magistrali sono stati invitati a partecipare a questo convegno internazionale sul futuro delle produzioni di origine animale. Un ringraziamento particolare va alla Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi, che ha sostenuto finanziariamente la nostra partecipazione»  

«La Laurea Magistrale in Agricultural and Food Economics, insegnata interamente in inglese, mira a preparare laureati capaci di contribuire in modo concreto alle sfide globali dell’agricoltura e dell’alimentazione, e potenzialmente di collaborare professionalmente con organizzazioni come la FAO» conclude il professor Sckokai evidenziando lo stretto legame tra la formazione accademica e la sua concreta applicazione.

Ad accompagnare gli studenti del curriculum di Zootecnia Sostenibile e di Precisione della Magistrale in “Agricoltura Sostenibile e di Precisione” anche il direttore del Dipartimento di Scienze Animali, Alimentazione e Nutrizione, professore Erminio Trevisi, che ha evidenziato: «Il confronto con la complessità mondiale ci ha arricchito tutti: avere una visione globale dei sistemi di allevamento animale consente di comprendere meglio le ragioni di questa attività e dove concentrare gli sforzi per renderla sempre più compatibile con le esigenze umane e del nostro pianeta». 

«La sostenibilità degli allevamenti è infatti spesso messa in discussione perché si ignora la sua grande rilevanza a livello alimentare, culturale e di cura dell’ambiente. ed anche offerto di seguire la prima visione del film “World without cows” ricco di riflessioni e spunti interessanti».

Un’esperienza che ha acceso visioni e responsabilità: alla FAO, gli studenti della Cattolica hanno scoperto che la sostenibilità non è solo una sfida scientifica, ma una missione collettiva.  E che il futuro si costruisce insieme, con curiosità, coraggio e sguardo globale.

Un articolo di

Sabrina Cliti

Sabrina Cliti

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