NEWS | Roma

Per non lasciare sola nessuna donna vulnerabile

08 marzo 2023

Per non lasciare sola nessuna donna vulnerabile

Condividi su:

Nonostante le restrizioni legate alla pandemia, continua l’attività del personale sanitario del Comboni Samaritans Health Center of Gulu, in Uganda, in collaborazione con le infettivologhe dell’Università Cattolica e della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS insieme all’Ente del Terzo Settore “To Get There”, grazie a un progetto sanitario sulla prevenzione dell’infezione da HIV e delle altre malattie sessualmente trasmesse, attraverso lo screening sierologico periodico e l’educazione continua sugli aspetti di prevenzione, consapevolezza ed empowerment, che ha ottenuto un generoso finanziamento dalla Conferenza Episcopale Italiana negli ultimi tre anni.

Il progetto ha consentito di seguire circa 500 donne tra i 18 e i 49 anni, età di maggiore incidenza delle malattie sessualmente trasmesse e dell’infezione da HIV nelle donne in Africa sub-sahariana, fornendo loro basi di conoscenza e di consapevolezza su come mantenere il proprio stato di salute, lavorando sulla autodeterminazione nelle relazioni interpersonali e sull’empowerment all’interno della società, anche con il supporto di donne ‘capofila’ particolarmente determinate e motivate a diffondere le conoscenze acquisite in modo capillare fino al villaggio più lontano.

Un articolo di

Federica Mancinelli

Federica Mancinelli

Condividi su:


«Nonostante i successi nella lotta contro l'HIV e l'AIDS in Uganda, con una riduzione di prevalenza di infezione da HIV dal 27% al 7,3% tra il 2000/01 e il 2010/11, la prevalenza dell'HIV tra le donne di 15-49 anni rimane superiore a quella degli uomini della stessa fascia di età – spiega la dottoressa Antonella Cingolani, Ricercatrice in Malattie Infettive alla Facoltà di Medicina e chirurgia e responsabile dell’Unità Operativa "Diagnosi e cura malattie infettive da immunodeficit e nosocomiali" della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS nell’Unità Operativa Complessa di malattie Infettive diretta dal professor Roberto Cauda - le giovani donne tra i 14-24 anni in Uganda hanno quattro volte più probabilità di acquisire HIV rispetto ai loro coetanei maschi. A Gulu, la prevalenza dell'HIV è del 12,4%, molto più alta della media nazionale.  Inoltre, sempre nell’area di Gulu, le altre malattie sessualmente trasmesse (come l’infezione da Chlamidia, da gonococco e la sifilide) contribuiscono al 18% dell'utilizzo ambulatoriale nel distretto e sono tra le prime dieci cause di morbilità tra le persone dai 5 anni in su».

«La violenza di genere e le disuguaglianze, così come gli aspetti  socio-economici, sono fattori chiave dell'epidemia. L'abbandono scolastico è stato identificato come un fattore di rischio significativo per l'acquisizione dell'HIV in Uganda – aggiunge la dottoressa Katleen de Gaetano Donati, Ricercatrice in Malattie Infettive alla Facoltà di Medicina e chirurgia e dirigente medico della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS - Le donne sono costantemente più a rischio di riportare un livello di istruzione inferiore o di non avere alcuna istruzione (10,9% contro il 3,8%) rispetto alle loro controparti maschili. Inoltre, secondo stime nazionali ugandesi del 2017, una recente violenza del partner sessuale è stata riportata dal 15,5% delle donne di età inferiore ai 24 anni, e l'esposizione alla violenza è stata collegata sia all'aumento del rischio di acquisizione dell'HIV che alla ridotta capacità di negoziare forme di sesso non a rischio di trasmissione sessuale. Complessivamente, questi fattori contribuiscono a ridurre il potere individuale delle donne sul loro stato di salute».

La collaborazione tra l’Università Cattolica, il Comboni Samaritans Health Center e “To Get There” ha recentemente condotto alla ristrutturazione del centro clinico, particolarmente dedicato a Papa Francesco anche con la nuova denominazione Comboni Samaritans Health Center “Pope Francis”, e all’istituzione di un Ambulatorio per la Salute della Donna ove sono assicurate la prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse, lo screening per il cancro della cervice e del seno, l'assistenza psicologica per la violenza di genere. Per tale occasione, e come riconoscimento alle attività svolte, Papa Francesco sabato 4 marzo ha ricevuto in udienza privata le dottoresse Antonella Cingolani e Katleen de Gaetano Donati insieme al Presidente di “To Get There” dottor Massimo Leonardelli.

Newsletter

Scegli che cosa ti interessa
e resta aggiornato

Iscriviti