Quando l’imperatore Federico I, il Barbarossa, decise di spazzare via la duplice muraglia che circondava Crema, per cancellare definitivamente una delle principali alleate di Milano e porre fine al particolarismo comunale che caratterizzava la geopolitica dell’Italia del XII secolo, Cremona non ebbe alcun dubbio sul fronte nel quale schierarsi. La città era un comune potente, fulcro della Pianura Padana, seconda solo a Milano. E proprio con il capoluogo lombardo Cremona competeva per controllare il fiume Po, la più grande autostrada commerciale del Medioevo. Carlo Cottarelli sceglie questo episodio, che ha più di ottocento anni di storia, per descrivere «una lezione che l'Europa dovrebbe tenere ben presente, per non incorrere, al suo interno, negli stessi errori commessi dai comuni medioevali italiani che litigarono tra loro ai tempi del Barbarossa». Il professor Cottarelli parla della gestione delle politiche economiche di spesa pubblica e di tassazione, dell’inflazione, della recessione, della BCE e dell’Unione fiscale europea. L’Europa, del resto, è spesso la parola chiave nelle domande degli studenti. È così anche a Cremona, dove Cottarelli ha portato il programma di Educazione per le Scienze economiche e sociali (Peses) dell’Università Cattolica, dedicato agli studenti delle scuole superiori di tutta Italia, dopo le prime tappe tra cui Milano, Bologna, Roma e Napoli.
Nel capoluogo cremonese, a dieci minuti dal campus di Santa Monica, Peses fa tappa al Liceo di Scienze umane ed Economico sociale Sofonisba Anguissola. Partecipano all’incontro sei classi, più di cento studenti, tutti all’ultimo anno dell’Economico sociale. L’aula magna non basta, così due classi sono collegate con l’aula più grande che affaccia su via Palestro, ma anche da remoto le domande per il professor Cottarelli non mancano. «La cosa che mi è piaciuta di più è aver potuto scegliere di cosa parlare attraverso le nostre domande» racconta Rebecca, studentessa al quinto anno nel liceo cremonese. Soundos, sua coetanea, le fa eco aggiungendo di aver apprezzato molto «poter ragionare sull’attualità, sulle questioni cruciali di oggi e di domani».
«La motivazione del programma Peses è doppia» spiega il professor Cottarelli, che ne è direttore. «Da un lato vogliamo fornire ai giovani una possibilità di informazione, educazione e trasmissione dei concetti fondamentali delle Scienze economiche e sociali, dall'altro desideriamo condividere con loro l'esperienza di personaggi che possano dare un sostegno morale alla scuola italiana e ispirare il futuro degli studenti. Da tanti anni ricevevo inviti dalle scuole, soprattutto quelle superiori. Così abbiamo deciso di organizzare meglio quello che prima facevo artigianalmente. Anche perché io stesso sono stato ispirato dall’incontro con personaggi importanti. Proprio qui a Cremona, per esempio, tanti anni fa è successo grazie a Guido Carli».
Il format del programma prevede un intervento breve e stimolante di uno degli esperti che si sono coinvolti nel programma. Le personalità che hanno aderito all’iniziativa, disposte a condividere le proprie esperienze e competenze con gli studenti, sono più di quaranta. Tra loro, giuristi, economisti, imprenditori e giornalisti, come Ferruccio De Bortoli, Romano Prodi, Marta Cartabia, Pier Carlo Padoan, Tito Boeri, Lucia Annunziata, Oscar Farinetti, Pietro Grasso, Andrea Illy, Beppe Severgnini. E lo stesso Cottarelli, protagonista al Liceo Classico e al Liceo Scientifico Alexis Carrel di Milano e nella sua città, Cremona. In tutti i casi, l’ora successiva all’intervento dell’esperto è tutta dedicata alle sollecitazioni che partono dalle domande dei giovani presenti. A Cremona, gli studenti hanno scelto il Made in Italy, la dipendenza energetica dell'Italia da altri Paesi, la sostenibilità e quanto costa essere sostenibili, la nuova imprenditorialità, il Pnrr. Temi che diventano la scaletta degli incontri, muovendo il dibattito di volta in volta verso le tematiche che gli studenti ritengono più interessanti per il futuro che li attende.
«Abbiamo pensato che questo progetto fosse perfetto per i ragazzi del liceo Economico sociale» spiega Marina Antoldi, docente di Diritto ed Economia politica e referente d'istituto per l'Educazione civica all’Anguissola, che ha moderato l’incontro al quale ha partecipato anche il dirigente scolastico Daniele Carlo Pitturelli. «Gli obiettivi che questo programma si pone ci offrono un’occasione importante per poter maturare una cittadinanza consapevole e responsabile» continua Antoldi. «Ed è anche un momento utile all’orientamento, un’esperienza che i nostri studenti si ricorderanno per tutta la vita, che può aiutarli in questa fase di transizione dalla scuola superiore verso un nuovo inizio». Per le informazioni sulle modalità di partecipazione al programma basta inviare una e-mail a programma.peses@unicatt.it.