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"Porto con gioia sul palco il mio invecchiamento"

27 novembre 2023

"Porto con gioia sul palco il mio invecchiamento"

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Ha quasi novant’anni Umberto Orsini ma non rinuncia ad interpretare sul palcoscenico Ivan Karamazov, quel personaggio tanto controverso e tormentato creato da Dostoevskij, che ancora oggi ci conduce in un viaggio della coscienza. 

«Un personaggio che è invecchiato con me, ci conosciamo da quasi mezzo secolo quando l’ho incontrato in uno studio televisivo di via Teulada, a Roma, e da allora ci siamo guardati nello specchio e ci siamo confusi uno nell’altro al punto da identificarci o de-identificarci».

Sono le parole di Umberto Orsini, che si è raccontato durante l’appuntamento “Letteratura&Teatro", introdotto da Lucia Mor che si è svolto al Teatro Sociale giovedì 23 novembre. 

«Ero diventato popolare recitando per la tv in bianco e nero la domenica sera nello sceneggiato “Fratelli Karamazov" che  raccoglieva 13 milioni di spettatori e facevo parte di un cast straordinario  formato da un centinaio di attori di teatro. «Ho studiato molto - ricorda l'attore - soprattutto quel dialogo con Alèsa, in cui Ivan racconta il suo progetto di scrittura della leggenda del Grande Inquisitore e del ritorno di Cristo sulla terra che disturba l'ordine prestabilito, tra la gente che demanda ad altri la guida del proprio pensiero». 

Da allora Orsini ha portato dentro di sè il desiderio di riprenderlo e di riportalo in scena e ha coinvolto il giovane bresciano Luca Micheletti, coautore e regista. «Abbiamo immaginato una specie di scatola/mondo – spiega Micheletti. Un tribunale della coscienza, forse in un oltremondo, in cui Ivan dialoga con i suoi fantasmi, nella coesistenza di dimensioni temporali differenti ». 

«Porto con molta gioia il mio invecchiamento in palcoscenico perchè aggiunge valore– afferma l'attore che non sembra aver quasi novant’anni per la lucidità del suo pensiero e per la padronanza di una voce che arriva senza microfoni in sala. Senti che stai facendo una missione necessaria e questo è un grande valore per la mia età». Aggiunge, inoltre, che è fortunato ad avere un regista come Micheletti che capisce i problemi dell'attore.  

Un articolo di

Antonella Olivari

Antonella Olivari

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