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Scoperto l'insetto secchione, amante dei libri

29 gennaio 2025

Scoperto l'insetto secchione, amante dei libri

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Se ne sta fra i libri e gli archivi, ma la sua scoperta ha fatto notizia in tutta Italia. Frequenta come fossero amici i quadri dei musei e i libri, possibilmente antichi: il suo habitat, verrebbe da a dire, è la cultura. L’insetto “secchione”, sconosciuto al mondo, mai quindi osservato prima né in Italia né in Europa, è stato notato per la prima volta al Collegio Alberoni di Piacenza dagli entomologi Rinaldo Nicoli Aldini e Maria Cristina Bertonazzi, che per molto tempo hanno collaborato con l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Il suo nome - Sphaeropsocopsis utriusquemariaechristinae - è tanto lungo da meritare una spiegazione: si riferisce alle due Maria Cristina che con il professor Nicoli hanno dedicato in questi anni impegno, tempo, passione e costanza al lavoro di ricerca: la già citata Bertonazzi e Maria Cristina Reguzzi, altra componente del gruppo.

Come sottolinea Paola Battilani, direttrice del Dipartimento di Scienze delle produzioni Vegetali Sostenibili dell’Università Cattolica, la passione per il lavoro dei ricercatori «porta ad andare oltre ai compiti quotidiani e in questo contesto si colloca la scoperta di un nuovo insetto».

«Il Dipartimento di Scienze delle produzioni Vegetali Sostenibili - continua Battilani - e in particolare la sezione Protezione sostenibile delle piante e degli alimenti, si occupa di avversità delle piante e dei loro prodotti, in particolare di insetti, funghi, batteri e virus che causano malattie. Tradizionalmente, l’attività di ricerca segue approcci innovativi per proporre, agli agricoltori e agli operatori delle filiere alimentari, soluzioni efficaci e sostenibili. Cerca quindi di rispondere alle sfide da affrontare quotidianamente, decisamente aumentate per effetto del cambiamento climatico. I ricercatori coinvolti sono tutti appassionati, cercano di vedere le varie sfaccettature di ciò che stanno studiando e sono riconosciuti per i risultati ottenuti sia a livello nazionale sia internazionale».

La scoperta dell'insetto "secchione" è avvenuta nel 2023. Nello stesso anno un articolo riguardante la nuova specie è stato pubblicato dal professor Nicoli sul “Biodiversity Journal”. «Ho avuto subito la sensazione che potesse trattarsi di qualcosa di interessante - afferma Nicoli - ho fiutato l’idea. Ho pensato che potesse trattarsi di una specie e di una famiglia mai trovate in Italia. Altri esperti consultati hanno confermato la mia ipotesi».

L’insetto “secchione” non raggiunge il millimetro di lunghezza. La femmina ha le ali. Il maschio no.

«Nei musei e nelle biblioteche abbiamo posizionato trappole specifiche per vedere quali fossero gli insetti dannosi al patrimonio culturale - racconta Bertonazzi - ci proponevamo di trovare insetti specifici che danneggiano la carta, ad esempio i cosiddetti pesciolini d’argento, ma nelle trappole finiscono anche specie diverse. Mi sono così trovata di fronte a questo insetto strano, attirato probabilmente dalle carcasse degli altri. Sembra un coleottero, ma il capo somiglia agli psocotteri, tipo di insetti di piccole dimensioni».

Non soltanto al Collegio Alberoni, l’insetto “secchione” è stato trovato anche nella Biblioteca del seminario vescovile, all’Archivio diocesano di Cremona e sempre in quella città al Museo civico “Ala Ponzone”.

Un articolo di

Filippo Lezoli

Filippo Lezoli

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