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Se la matematica è poesia

14 marzo 2021

Se la matematica è poesia

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È possibile mettere d'accordo matematica e poesia?

Tanti penserebbero di no, visto che nell'immaginario collettivo spesso la matematica è definita come arida e fredda, mentre la poesia è emozione e sentimento. Eppure la frase che riportiamo qui sotto, di cui non sappiamo l'autore, in qualche modo lega la letteratura poetica e la matematica. Provate infatti a contare il numero di lettere che compongono ogni parola e a scrivere una dopo l'altra le cifre ottenute: 3 1 4 1 5 9 2 6 5 3 5 8 9 7 9 3 2 3 8 4 6 2 6 4 3 3 8 3 2 7. Basta aggiungere una virgola tra la prima e la seconda cifra e si ottiene un'approssimazione del celebre numero(pi greco) con trenta cifre significative.

Un articolo di

Alessandro Musesti

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Non è dato a tutti ricordare il numero aureo del sommo filosofo Archimede. Certuni sostengon che si può ricordar tale numero, ma questi soli poi non recitano che un centone insensato

Anonimo

Non è un caso che oggi parliamo del pi greco: il 14 marzo di ogni anno infatti si celebra il "Giorno del pi greco" (Pi day in inglese) e dallo scorso anno l'Unesco ha proclamato questa data Giornata Internazionale della Matematica.

In tutto il mondo quindi vengono promosse iniziative di vario tipo per la promozione della cultura matematica nella società. Nella cartina sopra riportata sono segnlate gli eventi ufficiali programmati nelle varie parti del mondo per il 2021: quest'anno saranno quasi 500.

E proprio la situazione attuale ci porta a una domanda: quale può essere il senso di questa giornata nell'attuale pandemia? Ebbene, credo che la mole di dati, grafici, numeri, modelli, che ci è stata proposta negli ultimi dodici mesi sia una lezione su quanto la Scienza in generale, e con essa la Matematica, possa aiutare il progresso e il nostro benessere.

I modelli matematici epidemiologici ci hanno permesso, pur nella loro fallibilità, di simulare vari scenari e di trovare le strategie migliori per limitare la diffusione del virus e il sovraccarico delle strutture sanitarie. Ma non solo: la matematica ha anche aiutato lo sviluppo dei vaccini. Leggere la storia di come sia nato il vaccino Pfizer/BioNTech contro il Covid-19 è molto istruttivo: si sono unite competenze matematico/informatiche (il codice genetico RNA contenuto nel vaccino è stato "scritto" come un programma informatico), tecnologiche (esistono delle stampanti "a DNA" in grado di assemblare fisicamente la molecola desiderata a partire da determinate istruzioni), biomediche (per dare stabilità al vaccino si è dovuta usare una nuova molecola al posto dell'uracile).

Tutto questo, prima di essere sperimentato sull'uomo, è stato simulato al calcolatore, e quindi tradotto in linguaggio matematico e in equazioni in modo che si potesse prevedere in modo quantitativo l'effetto delle varie componenti. Una volta raggiunta una configurazione stabile, la sperimentazione medica ha potuto testarne l'efficacia sul campo.

Matematica e poesia possono dunque andare d'accordo? Certamente. Lo prova la grande poetessa polacca Wislawa Szymborska che nella raccolta "Wielka liczba" del 1976 (edizione italiana: La gioia di scrivere, Adelphi 2009) dedicata una poesia sul pi greco...

Pi Greco

È degno di ammirazione il Pi greco
tre virgola uno quattro uno.
Anche tutte le sue cifre successive sono iniziali,
cinque nove due, poiché non finisce mai.
Non si lascia abbracciare sei cinque tre cinque dallo sguardo,
otto nove dal calcolo,
sette nove dall'immaginazione,
e nemmeno tre due tre otto dallo scherzo, ossia dal paragone
quattro sei con qualsiasi cosa
due sei quattro tre al mondo.
Il serpente più lungo della terra dopo vari metri si interrompe.
Lo stesso, anche se un po' dopo, fanno i serpenti delle fiabe.
Il corteo di cifre che compongono il Pi greco
non si ferma sul bordo del foglio,
è capace di srotolarsi sul tavolo, nell'aria,
attraverso il muro, la foglia, il nido, le nuvole, diritto fino al cielo,
per quanto è gonfio e smisurato il cielo.
Quanto è corta la treccia della cometa, proprio un codino!
Com'è tenue il raggio della stella, che si curva a ogni spazio!
E invece qui due tre quindici trecentodiciannove
il mio numero di telefono il tuo numero di collo
l'anno millenovecentosettantatré sesto piano
il numero degli inquilini sessantacinque centesimi
la misura dei fianchi due dita sciarada e cifra
in cui vola e canta usignolo mio
oppure si prega di mantenere la calma,
e anche la terra e il cielo passeranno,
ma non il Pi greco, oh no, niente da fare,
esso sta lì con il suo cinque ancora passabile,
un otto niente male,
un sette non ultimo,
incitando, ah, incitando l'oziosa eternità
a durare.

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