Si chiama Andrea Bosetti e frequenta il Liceo scientifico “Arturo Tosi” di Busto Arsizio, in provincia di Varese. È lui il primo classificato della XXI edizione del “Gran Premio di Matematica Applicata”, l’iniziativa promossa dalla facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dal Forum-Ania Consumatori per incentivare i più giovani all’utilizzo di strumenti logico-matematici nella soluzione di problemi quotidiani. Con Andrea si sono aggiudicati il secondo e terzo posto rispettivamente Giuseppe Bassi, del Liceo scientifico “Niccolò Copernico” di Brescia, e Andrea Brandolese, del Liceo scientifico “Vittorio Veneto” di Milano. I tre studenti, premiati con tablet e altri dispositivi digitali, sono risultati i migliori tra i 500 finalisti che hanno partecipato alla gara, coinvolgendo quest’anno 175 istituti scolastici per un totale di 10mila studenti provenienti da tutta Italia.
La proclamazione dei vincitori si è tenuta sabato 25 marzo, in una gremita Aula Pio XI dell’Università Cattolica, alla presenza di Elena Beccalli, preside di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative, e di Giacomo Carbonari, Forum Ania-Consumatori. «È un piacere essere tornati in presenza e avere con noi tanti giovani “talenti della matematica”», ha detto la preside Beccalli durante la consegna dei premi ai vincitori. E ha aggiunto: «In una fase storica in cui si avverte la necessità di incentivare le discipline Stem questo evento assume un rilievo ancora maggiore». Del resto, come ha fatto eco Nino Savelli, docente di Teoria del rischio in Cattolica e tra i promotori del “Gran Premio”, il senso dell’iniziativa che da oltre 20 anni l’Università Cattolica porta avanti insieme con il Forum Ania-Consumatori è proprio quello di «investire sui giovani, fornirgli un punto di vista sull’utilizzo pratico della matematica e fare educazione assicurativa».
Un investimento necessario, visto che «l’Italia continua a essere indietro per numero di laureati, in particolare per le discipline Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica): si registra una media di 6,7% di laureati in materie tecnico-scientifiche contro una media europea del 12-13%, dove sono le studentesse a soffrire di più il divario sulle competenze scientifiche e tecnologiche», ha avvertito la preside Beccalli. Ed è per far fronte allo scarso interesse nei confronti di queste discipline che si è attrezzata Scienze bancarie, finanziarie e assicurative della Cattolica. «La nostra facoltà è da sempre caratterizzata – e direi trova un suo tratto distintivo – nell’offerta di percorsi di laurea sui temi delle banche della finanza e delle assicurazioni, con un taglio matematico-statistico». Ne sono un esempio il curriculum in “Metodi quantitativi per la finanza e le assicurazioni”, all’interno della laurea triennale in “Economia dei mercati e degli intermediari finanziari”, e la laurea magistrale in “Statistical and actuarial sciences”. «Quello della matematica applicata è un mondo per il quale noi docenti siamo chiamati a un compito e a una sfida fondamentale, che consiste nell’avvicinare i nostri studenti a questi bellissimi temi cercando di trasmetterne anche l’infinito fascino, che noi stessi abbiamo provato da studenti, e allo stesso tempo di non disperdere le enormi potenzialità che ogni giovane possiede per affrontare al meglio le sfide del futuro», ha osservato il professor Savelli.
Come da tradizione la gara si è svolta in due manche. Nella prima tutti gli studenti iscritti alla competizione hanno sostenuto una prova nella scuola di appartenenza. I migliori selezionati, poi, hanno avuto la possibilità di accedere alla seconda manche che si è svolta nelle giornate del 16 e 17 febbraio nelle sedi di Milano, Roma e per la prima volta anche in quella di Brescia dell’Università Cattolica.
Anche quest’anno i partecipanti al “Gran Premio” si sono misurati con prove di logica e di matematica applicate alla vita reale. Duplice l’obiettivo dell’iniziativa: da una parte, mostrare l’enorme quantità di calcoli e numeri alla base delle nostre azioni quotidiane, dall’altra, valorizzare le competenze logico-matematiche dei ragazzi, incentivando l’adozione di strumenti cognitivi per affrontare situazioni complesse e prendere decisioni importanti. Un esempio concreto? «Il rilievo che rivestono i modelli matematici per individuare il famoso “cigno nero”, l’evento particolarmente improbabile (ma non impossibile) che può portare a gravi crisi o addirittura insolvenze del mondo bancario e assicurativo, quantificandone l’impatto economico al fine di definire i requisiti patrimoniali minimi di vigilanza delle banche e delle compagnie assicurative tramite Basilea III o Solvency II o per guidare le opportune strategie mediante l’utilizzo dei modelli interni anche alla luce dei nuovi rischi incombenti come il Cyber Risk ed il Climate Change», hanno spiegato Massimo Grandis, amministratore delegato di Mediolanum Assicurazioni, e il professor Savelli. Da parte sua, Laura Romanello, dell’Ordine degli Attuari, ha invece illustrato i vari campi nei quali è impegnato un attuario, mettendo in evidenza come nonostante tale figura sia poco conosciuta in Italia la stessa sia caratterizzata da una grande richiesta sul mercato del lavoro italiano e internazionale in più ambiti.
La premiazione del 25 marzo che, ha concluso le iniziative organizzate dal Forum Ania-Consumatori per l’undicesima edizione della Global Money Week - la campagna internazionale promossa dall’Organizzazione della cooperazione e dello sviluppo economico (Ocse) per sensibilizzare i giovani sull’importanza di acquisire competenze necessarie per prendere decisioni finanziarie -, è stata animata sia dallo spettacolo di edutainment dal titolo “Tra istinto e ragione. Un viaggio nella nostra mente alla scoperta dei nostri più antichi meccanismi di decisione e del nostro bisogno istintivo di protezione”, a cura di Taxi 1729, società di formazione e divulgazione scientifica, sia dalla testimonianza di Rosa Laus, giovane laureata in “Statistical and actuarial sciences” e attualmente Pricing Analyst presso Zurich Insurance.