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Semplificazione e lotta all’evasione, la riforma del fisco passa da qui

18 marzo 2021

Semplificazione e lotta all’evasione, la riforma del fisco passa da qui

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Certezza per il contribuente, semplificazione del sistema e vero contrasto all’evasione d’imposta sono le grandi sfide della riforma tributaria. È quanto emerso dal webinar “Linee guida per una riforma del sistema tributario” tenutosi mercoledì 17 marzo, con l’obiettivo di approfondire e di discutere le linee guida di riforma fiscale lanciate dal professor Marco Miccinesi, docente di Diritto tributario, nell’ambito del progetto promosso dal Recovery Lab dell’Università Cattolica, il gruppo di lavoro interdisciplinare nato per mettere a sistema le competenze e le conoscenze necessarie per riformare la complessa macchina dell’apparato pubblico nazionale.

Sui temi della certezza e dell’affidamento del contribuente, con particolare attenzione alla possibilità di migliorare le «regole sull’interpello», si sono confrontati i professori Giuseppe Melis, della Luiss, Francesco Pistolesi, dell’Università di Siena, e Bruno Ferroni, dell’Università Cattolica. Unanime l’auspicio che nuove e organiche misure assicurino «uniforme protezione ai contribuenti che si rivolgono al fisco» per conoscere preventivamente il regime tributario da applicare, addirittura decisivi vanno considerati questi aspetti per l’attrattività del nostro paese rispetto agli investimenti dall’ estero.

Al professor Thomas Tassani, dell’Università di Bologna, è toccato il compito di esplorare le vie di scalata a quello che ha definito l’«Everest dei problemi fiscali», ossia l’evasione d’imposta. Per Tassani «una riforma fiscale non può prescindere dall’affrontare il problema dell’evasione fiscale» che «non si combatte con le vecchie presunzioni di evasione a carico del contribuente, né tantomeno con misure improvvisate e di dubbia efficacia come il cash back o la lotteria degli scontrini: non ha senso ad esempio premiare gli scontrini emessi dalla grande distribuzione, che per definizione non fa nero». Per combattere l’evasione, ha aggiunto Tassani, «occorre assicurare all’Agenzia delle Entrate risorse di personale e mezzi che la mettano definitivamente in grado di profilare i contribuenti a rischio, con sempre maggiore capacità predittiva».

Ma occorre anche semplificare fortemente il sistema, e nel contempo garantire che i controlli si svolgano nel costante e pieno contradditorio con il contribuente. Un aspetto approfondito dal direttore centrale dell’Agenzia delle Entrate Sergio Cristallo, che ha portato la voce di una amministrazione impegnata a «migliorare la qualità della relazione con il contribuente, sempre più orientata a rafforzare la dichiarazione precompilata e le altre misure che sostituiscano gli adempimenti dei contribuenti, come la tenuta dei registri iva». Proprio nello spirito del progetto di riforma il direttore centrale dell’Agenzia delle entrate ha poi colto la necessità di «sfoltire drasticamente le spese fiscali e sul piano della lotta all’evasione ha assicurato che la grande mole di dati di cui il fisco dispone sarà trasformata in conoscenze utilizzabili per prevenire le frodi».

Insomma, «il nostro progetto di riforma incontra un diffuso consenso di metodo e sui contenuti, ed in particolare che solo nell’ambito di un progetto di riforma strutturale e organico è pensabile di aggredire seriamente l’evasione, assicurando invece e finalmente al contribuente onesto certezza e semplicità di adempimenti», ha concluso il professor Marco Miccinesi.

Webinar 17 marzo
Webinar 17 marzo

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Redazione

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