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Sfide e contraddizioni della nostra epoca, raccontate dal Dams

03 giugno 2025

Sfide e contraddizioni della nostra epoca, raccontate dal Dams

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Dalle Geometrie Sonore di Giorgio Presti e Corrado Saija, all’evento performativo multimediale Contro/Verso, che ha esplorato i cortocircuiti vissuti da una generazione sospesa tra realtà tangibile e virtuale, tra presenza fisica e potere dell’immagine.

Si è mosso sul territorio crinale tra arti visive e dimensione performativa, l’evento pensato, ideato e realizzato dagli studenti del Dams a conclusione delle attività didattiche e laboratoriali del corso di laurea che forma professionisti della cultura, della comunicazione e dello spettacolo. 

Una serata curata in tutti i suoi aspetti, a partire dal logo che ne ha riassunto il senso: due occhi come invito a monitorare con spirito critico la realtà, per tentare di comprendere il limite che separa la finzione dalla vita vera, la realtà tangibile dal suo simulacro. 

Così, gli spazi al piano terra del Museo Diocesano di Brescia sono stati teatro di una performance itinerante in cinque atti, distinti ma intrecciati, incentrati su aspetti controversi della nostra epoca. 

Tableaux vivant dal sapore distopico, come frammenti di una realtà controversa da decifrare in base al ruolo che vorremo attribuire ai concetti di intelligenza artificiale e realtà mediatizzata.

Il confronto tra due pittori, anziano e giovane, ha incarnato lo scontro tra tradizione e innovazione; il resoconto della medesima rapina (?) narrato da quattro punti di vista diversi - tre umani, più una videocamera di sicurezza – ha parlato di tante verità come sfaccettature di un solo diamante. 

Il basket è stato metafora di un monologo sui temi della competizione, pressione e ricerca di equilibrio, mentre la danza dal gesto coreografico frammentato ha simboleggiato l’ansia da prestazione generata da aspettative crescenti e paura di non essere all’altezza.

Allo spettatore è stato chiesto inoltre di attraversare un orto digitale fiorito di dispositivi tecnologici, come una forzatura del concetto di ecosistema.

Un articolo di

Bianca Martinelli

Bianca Martinelli

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La contaminazione natura e la sua reiterazione tecnologica, tra arte e scienza come modalità di decodificazione del mondo, tra realtà e percezione, tornano anche nella mostra Geometrie Sonore, fino al 18 giugno nella sede di via Trieste 17 (da lunedì a venerdì 9 -18. ingresso libero).

Nelle due installazioni del duo di sound artisti composto Giorgio Presti e Corrado Saija l’approccio è sinestetico.

Parallel è una scultura sonora interattiva in cui l’udito si fonde con il tatto, grazie al campo elettromagnetico. Il fruitore è invitato a toccare la sua immagine riflessa su una lastra di acciaio, generando risposte sonore diverse a seconda della superficie coperta dalla mano. 

Installata all'aria aperta Sonic Garden è un ambiente sonoro che, in una sorta di tautologia uditiva, reimmette nel cortile dell’Università suoni e rumori di ispirazione naturale (dai cinguettii al frusciare delle foglie) registrati nel medesimo luogo. 

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