Il settore della logistica coinvolge tutti. Per dare concretezza a questa frase Claudio Cantarelli, direttore della logistica per Moncler, afferma che «la logistica è lo scheletro di qualsiasi azienda, ad eccezione di quelle informatiche. Il mondo agganciato ai beni è assolutamente condizionato dalla logistica, che ha una valenza economica significativa perché impatta sui conti economici delle aziende. Questo avviene a livello mondiale e in tutti i settori: dai beni, appunto, fino al trasporto pubblico e al mondo dell’informazione». Cantarelli è stato ospite del seminario “Le nuove sfide della logistica: sostenibilità, collaborazione, ultimo miglio”, nell’ambito del corso di Logistica e Supply Chain Management della facoltà di Economia e Giurisprudenza del campus piacentino dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Oltre al direttore della logistica di Moncler, introdotti dal docente Luca Lanini, sono intervenute Nicoletta Basile, Ceo Ikea Italia Distribution, e Simona Barbieri, direttrice commerciale Stef Italia.
Ad ascoltarli parlare del binomio logistica e impresa - «la prima è uno strumento fondamentale delle strategie aziendali, la sua corretta gestione è alla base delle attività di ottimizzazione delle aziende lungo la supply chain» dice Lanini - erano presenti più di 150 studenti provenienti dalle scuole che si occupano di logistica a Piacenza, Fidenza e Mantova.
Una realtà, la logistica, in costante espansione. «Cerchiamo ingegneri certo - dice Cantarelli - ma anche persone con conoscenze economiche importanti: sia i cosiddetti “blu collar”, ovvero gli operatori, sia figure per il controllo di gestione o da inserire nella progettazione. Non ne faccio una questione di disciplina studiata, l’importante è che sia gente sveglia». L’evoluzione del settore si evince anche dallo sviluppo di nuovi profili. Nicoletta Basile, di Ikea, parla di competenze trasversali per una logistica di qualità, che contribuisca a «far sì che l’esperienza del cliente sia, appunto, qualitativamente elevata. È importante, ad esempio, che i prodotti siano consegnati nel giusto modo e nei tempi stabiliti. Ma la qualità abbraccia anche i processi, ad esempio l’automazione è un elemento importante».
Simona Barbieri, di Stef Italia, parla invece di giovani e di talenti: «Il settore ne ha bisogno e c’è grande richiesta». «Al di là degli operatori nei magazzini - continua - molto di più rispetto a dieci anni fa, la logistica richiede giovani da formare dal punto di vista manageriale. D’altronde, stando alle ultime rilevazioni, il settore della contract logistica vale 100 miliardi, cresce del 5% ogni anno indipendentemente dall’inflazione e le strutture logistiche si arricchiscono e strutturano sempre di più. Anche per questa ragione negli organigrammi ci sono nuovi ruoli da ricoprire: dal responsabile di dossier, che prima non esisteva, al responsabile di sito e tanti altri, tutte figure manageriali che accompagnano lo sviluppo». Inoltre anche le donne cominciano ad avere un ruolo sempre più importante nel settore. «E non solo nelle aree manageriali - spiega Barbieri - ma anche nelle attività di magazzino. Oggi abbiamo anche donne autiste, che ricoprono ruoli ritenuti per tanto tempo appannaggio dei soli uomini. Stiamo cercando di rendere questo lavoro più trasversale».