Il turista viaggia verso una meta, il viaggiatore si pone domande, il pellegrino si dà un senso e si introduce nel Mistero: con questo spirito un gruppo di studenti, docenti, personale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e del Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” ha intrapreso il Cammino portoghese di Santiago dal 27 luglio al 5 agosto 2024. Guidati dall’Assistente ecclesiastico generale dell’Ateneo S.E. Mons. Claudio Giuliodori e dagli assistenti pastorali don Daniel Balditarra, don Lorenzo Mancini e don Enzo Viscardi, i partecipanti hanno percorso le storiche vie attraversate dai pellegrini nel corso dei secoli da Oia fino a Santiago de Compostela, luogo di sepoltura dell’apostolo Giacomo il Maggiore: un viaggio ricco di significato spirituale e di riflessione personale ed umana.
Il pellegrinaggio ha attraversato le suggestive località di Oia, Baiona, Vigo, Redondela, Pontevedra, Caldas de Reis e Padrón, fino a raggiungere Santiago di Compostela per un totale di 150 km percorsi a piedi e per poi proseguire infine verso Finis Terrae, il punto estremo occidentale dell'antico mondo conosciuto. In un susseguirsi di panorami mozzafiato tra l’oceano Atlantico e le coste frastagliate, i boschi, i paesaggi verdi incontaminati, i villaggi e i borghi medievali, ogni tappa non è stata soltanto un passo verso la meta finale, ma ha costituito un momento di riflessione interiore, scandito da meditazioni quotidiane sulla scorta della "Christus Vivit", l’esortazione apostolica di Papa Francesco ai giovani e a tutto il popolo di Dio.
Gli assistenti pastorali hanno guidato le riflessioni quotidiane, seguite da tempi di silenzio vissuti in preghiera e meditazione personale lungo il cammino, integrando suggestioni spirituali, teologiche, poetiche e musicali inerenti il Cammino stesso e più in generale il senso stesso della vita cristiana. Questi momenti di meditazione sono stati arricchiti da letture e discussioni che hanno stimolato i pellegrini a guardare oltre la superficie delle cose, a scoprire il Mistero nascosto dietro ogni incontro, ogni paesaggio, ogni passo, ogni persona, ogni sorriso, ogni fatica. Ogni giornata si è conclusa con la condivisione delle esperienze e delle emozioni vissute lungo il percorso in un continuo interscambio di sguardi, parole, riflessioni e soprattutto di silenzi; momenti in cui il gruppo si è riunito intorno a un cerchio per raccontare e ascoltare, per dare voce ai propri pensieri e ricevere contenuti preziosi e ispirazione dai propri compagni di viaggio.