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Un rosario per la pace

07 ottobre 2024

Un rosario per la pace

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«Per invocare dall’intercessione di Maria Santissima il dono della pace, domenica mi recherò nella Basilica di Santa Maria Maggiore dove reciterò il Santo Rosario e rivolgerò alla Vergine un’accorata supplica; se possibile, chiedo anche a voi, membri del Sinodo, di unirvi a me in quell’occasione. E, il 7 ottobre, chiedo a tutti di vivere una giornata di preghiera e di digiuno per la pace nel mondo».

Con queste parole papa Francesco, durante la Messa di apertura dell’Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi, ha annunciato un momento straordinario di riflessione in occasione del primo anniversario degli attacchi del 7 ottobre di Hamas nei confronti di Israele.

«Lunedì - ha detto il Santo Padre nell'Angelus pronunciato domenica 6 ottobre - sarà passato un anno dall’attacco terroristico contro la popolazione in Israele, alla quale rinnovo la mia vicinanza. Non dimentichiamo che ancora ci sono molti ostaggi a Gaza, per i quali chiedo l’immediata liberazione. Da quel giorno il Medio Oriente è precipitato in una sofferenza sempre più grave, con azioni militari distruttive che continuano a colpire la popolazione palestinese. Questa popolazione sta soffrendo tantissimo a Gaza e negli altri territori. Si tratta perlopiù di civili innocenti, tutta gente e che deve ricevere tutti gli aiuti umanitari necessari. Chiedo un cessate il fuoco immediato su tutti i fronti, compreso il Libano. Preghiamo per i libanesi, specialmente per gli abitanti del sud, costretti a lasciare i loro villaggi».

L'appello di Francesco è stato rilanciato anche dal Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini: «Da un anno la Terra Santa - ha scritto in un messaggio - e non solo, è stata precipitata in un vortice di violenza e di odio mai visto e mai sperimentato prima. In questi dodici mesi abbiamo assistito a tragedie che per la loro intensità e per il loro impatto hanno lacerato in maniera profonda la nostra coscienza e il nostro senso di umanità. Ma abbiamo anche bisogno di pregare, di portare a Dio il nostro dolore e il nostro desiderio di pace. Abbiamo bisogno di convertirci, di fare penitenza, di implorare perdono. Vi invito - ha concluso il card. Pizzaballa - perciò, ad una giornata di preghiera e digiuno».

L’Università Cattolica, raccogliendo l’appello del Papa, ha invitato la comunità universitaria presente nelle sedi di Milano, Brescia, Piacenza, Cremona e Roma, a vivere tale giornata secondo le intenzioni del Pontefice e a unirsi alla preghiera del Rosario che è stata recitata nelle cappelle delle sedi, con la partecipazione di numerosi studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo.

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Redazione

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