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Una borsa di studio in memoria di Cesare Betti

25 novembre 2025

Una borsa di studio in memoria di Cesare Betti

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Confindustria Piacenza ha confermato una volta di più il suo legame con l'Università Cattolica in ricordo di Cesare Betti. Quest’anno la borsa di studio, istituita da Confindustria all’indomani della scomparsa dell’indimenticato direttore, è stata consegnata a Cristiana Moggia. Laureatasi in Global Business Management alla Facoltà di Economia e Giurisprudenza del campus piacentino, con un master in International business conseguito grazie al Double degree alla California State University San Marcos, Moggia ha ricevuto dalle mani della vicepresidente di Confindustria, Maria Angela Spezia, il riconoscimento.

Oltre al premio in denaro (5mila euro), la borsa di studio rappresenta la volontà di mantenere vivo lo stretto legame tra Università e mondo produttivo nel segno di una persona, Cesare Betti, «che ha sempre creduto – come hanno ricordato Spezia e l’attuale direttore di Confindustria Luca Groppi - nell’importanza della formazione universitaria e di quanto le nostre aziende avessero bisogno di ragazzi con un’adeguata preparazione».

«Questa borsa di studio – ha sottolineato il direttore del corso di laurea magistrale in Global Business Management, Emanuele Vendramini – dimostra il legame tra Università e territorio, Confindustria in modo particolare, in memoria di un uomo che ha fatto tanto per sostenere l’Università e l’internazionalizzazione degli studi».


«Penso – ha testimoniato Cristiana Moggia – che questa borsa di studio sia un’opportunità concessa da Confindustria a chi, come me, si affaccia sul mondo del lavoro». Una spinta ad andare avanti con fiducia, confidando nella propria preparazione, nei propri talenti che, anche grazie al percorso di studi offerto dal campus piacentino di Università Cattolica del Sacro Cuore, hanno potuto affinarsi.  

«Cesare Betti – ha ricordato Spezia durante la cerimonia di consegna - ha ispirato tutti noi a cercare nelle nostre vite un mentore. Una persona cioè in grado di guidarci nell’affrontare il futuro, capire noi stessi e perseguire la nostra strada senza paura di cadere». Tra i partecipanti, in una sorta di passaggio generazionale, anche tanti studenti e studentesse che ancora frequentano il corso di laurea magistrale diretto da Vendramini. Per tutti loro esempi come la ex studentessa premiata rappresentano un incentivo a fare sempre meglio.

Un articolo di

Mariangela Milani

Mariangela Milani

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