Un ponte tra Italia e Giordania. Grazie all’Università Cattolica. Venerdì 13 agosto nella Casa Sacro Cuore di Amman, in Giordania, (Building 8, Amro Ben Saed Street, Amman) ha preso avvio ufficialmente “Ponti ad Amman. Luoghi di incontro per l’inclusione di cristiani iracheni in Giordania: sistema integrato di servizi medici e socio-educativi per i minori e le loro famiglie”, un progetto ideato dall’Ateneo nell’ambito delle iniziative promosse per celebrare il primo Centenario dalla sua fondazione.
Alla presentazione sono intervenuti il Rettore dell’Università Cattolica Franco Anelli e il Patriarca di Gerusalemme monsignor Pierbattista Pizzaballa, che ha benedetto la Casa Sacro Cuore, edificio ristrutturato e riqualificato a Centro polifunzionale. Insieme a loro Mario Cornioli, Presidente dell’Associazione HAbibi Valtiberina, e Paolo Favari, in rappresentanza del Gemelli Medical Center (società benefit appartenente all’Università Cattolica attiva nel settore dei servizi sociali e sanitari).
“Ponti ad Amman” è finanziato dal Servizio per gli Interventi caritativi a favore del Terzo Mondo della Conferenza Episcopale Italiana - da sempre impegnato nel sostenere lo sviluppo integrale delle persone e delle comunità nei Paesi in via di Sviluppo, attraverso i fondi otto per mille del gettito complessivo IRPEF -, implementato con il supporto di Gemelli Medical Center, e coordinato, a nome del Patriarcato Latino, dall’Associazione HAbibi Valtiberina, che da anni lavora in Medio-Oriente.