Più di un miliardo di volontari in tutto il mondo agiscono per la solidarietà e il riconoscimento dei diritti umani ed operano a vantaggio per le persone e il pianeta.
Il 5 dicembre di ogni anno viene celebrata la Giornata internazionale del volontariato (International Volunteer Day), secondo quanto richiesto con la Risoluzione 40/212 del 17 dicembre 1985 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. In quell’occasione, gli stati membri sono stati invitati a innalzare il livello di consapevolezza riguardo all’importanza del contributo offerto dai servizi di volontariato e rendere omaggio all’impegno dei volontari di tutto il mondo per la pace e lo sviluppo.
Per il 2023, “If everyone did” è lo slogan scelto dall’Onu per la Giornata internazionale del volontariato. Il tema è centrato sulla potenza delle azioni collettive di solidarietà: se tutti si impegnassero nel volontariato, il mondo sarebbe un posto migliore. Preziosa risorsa nel panorama delle società contemporanee, il volontariato è definito come un atto di libera volontà, che si traduce in benefici per gli altri e contribuisce in modo significativo al benessere dei cittadini e delle comunità.
È il valore dell’amicizia sociale, che Papa Francesco sottolinea in Fratelli tutti e in altre numerose occasioni, a contribuire nella costruzione del bene comune; interrogandoci in merito al soggetto collettivo che più di ogni altro è creatore di beni relazionali capaci di generare amicizia sociale, si rintraccia propriamente il volontariato¹. Questo è il tema del volume "Io avrò cura di te. La chiamata per il bene comune", edito dalla Libreria Editrice Vaticana e da Solferino, in cui il curatore Riccardo Bonacina, raccoglie i pronunciamenti di Papa Francesco, durante le udienze alle associazioni, le encicliche e altre circostanze pubbliche.
Si tratta di pagine che conviene leggere perché, prendendo a prestito una frase del Pontefice: “Fa bene leggere queste cose” e con la lettura delle parole del Papa è possibile comprendere la sostanza dell’azione del volontariato e riscoprirne l’origine e lo scopo: «Il volontariato è la fatica di uscire per aiutare altri. Non c'è un volontariato da scrivania e non c'è un volontariato da televisione. Il volontariato è sempre in uscita, il cuore aperto, la mano tesa, le gambe pronte per andare. Uscire per incontrare e uscire per dare.»
Al tempo stesso, è sempre più condiviso che la cultura della solidarietà e della gratuità qualificano il volontariato e contribuiscono concretamente alla costruzione di una società fraterna, al cui centro è la persona umana².
Così, in questa prospettiva formativa, il volontariato si qualifica come luogo di acquisizione di competenze. Nella direzione di un approfondimento del valore formativo, dell’importanza dell’accompagnamento e dell’azione di cambiamento sociale, il CESVOPAS Centro Studi sul Volontariato e la Partecipazione Sociale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore sede di Brescia, è prossimo alla pubblicazione di un lavoro volto ad argomentare il rapporto tra competenze e volontariato.
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