«L’evento odierno è un altro tassello del lavoro lento e non sempre visibile compiuto dalle tante realtà che si occupano del linguaggio, lavorando sull’idea che la sfida non è quella di cancellare le differenze ma di evitare che diventino disuguaglianze». Con queste parole la professoressa Raffaella Iafrate, delegata del Rettore alle Pari Opportunità, ha inquadrato il tema dell’incontro “Le parole sono un ponte” - organizzato il 10 marzo in aula Pio XI da Alumni Cattolica, Istituto Giuseppe Toniolo, Comitato per le Pari Opportunità – in occasione della firma del Manifesto della Comunicazione non ostile.
L’attenzione dell’Ateneo al linguaggio è già dimostrata dall’essersi dotata di un “Vademecum al linguaggio inclusivo” che offre l’impianto teorico e un insieme di regole pratiche per un linguaggio che sia rispettoso della dignità della persona valorizzata nelle sue differenze. In tal modo la professoressa Iafrate ha richiamato l’importanza delle parole, «fondamentale per creare comunità e relazione tra le persone, creare connessioni e fare rete per non favorire le divisioni parcellizzate dell’umano».
«Le relazioni, infatti, sono il cuore della nostra vita, ogni relazione richiede cura, tempo e attenzione”, ha affermato Rosy Russo, founder dell’Associazione Parole O_Stili e alumna Cattolica, che ha illustrato il Manifesto. Proprio l’Ateneo e l’Istituto Toniolo sono stati tra i primi a credere in questo progetto, che non si limita alla cura delle parole, ma richiede anche uno stile. La bontà del progetto, attivo da sette anni e tradotto in trentacinque lingue, ha avuto l’attenzione di enti, squadre di calcio, istituti scolastici e anche di Papa Francesco, che l’ha citato in alcuni suoi interventi.