In una società sempre più fluida e dinamica, che ti permette di essere flessibile e che si adegua al percorso formativo intrapreso, trovare lavori a breve termine compatibili con le proprie esigenze non è semplice.
Datore di lavoro e lavoratore spesso hanno difficoltà a mediare sulle rispettive esigenze, il mercato è molto restrittivo e la routine, soprattutto se si tratta di qualcun alla ricerca di un impiego occasionale che sta studiando in università, può essere un fattore discriminante.
L’obiettivo che ha spinto i founders di Workings, startup per la ricerca di “lavoretti”, è fornire a entrambe le parti in gioco un ambiente virtuale in cui poter cercare e mettere a disposizione diverse posizioni lavorative in diversi settori.
Grazie a quattro step, in totale trasparenza e intuitività, chi è alla ricerca di un lavoretto saltuario può iscriversi, inserendo le proprie preferenze sui turni possibili e sulle mansioni, l’app farà un match tra le caratteristiche preferenziali e le offerte di lavoro compatibili con il profilo. Dopo aver inviato la candidatura per la posizione scelta, e una volta combinata domanda e offerta, la stipula e la firma del contratto avvengono online, comodamente via chat. Al termine della prestazione lavorativa, nel giro di un paio di ore, Workings erogherà il pagamento direttamente sulla piattaforma.
Fondazione EDUCatt sostiene Workings come strumento per la ricerca di un impiego, rivolto a chi sta studiando: perché riuscire a coniugare studio e lavoro è possibile e in Università Cattolica grazie allo Student Work, il primo contratto di lavoro a tempo determinato per giovani studenti, questo è realtà da molti anni.
Uno scambio reciproco, dunque, quello tra studio e lavoro, capace di arricchire il bagaglio personale e umano dei professionisti di domani, partendo da quei “lavoretti”, da oggi più accessibili a tutti.
Per maggiori informazioni è disponibile l’area web www.workings.pro.