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Armida, una donna capace di costruire reti e legami
In occasione della beatificazione, la testimonianza sul sagrato del Duomo di Milano di studenti e professori dell'Università Cattolica
| Antonella Olivari
28 aprile 2022
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Non è tra gli anni più citati nei libri di storia. Ma il 1921 è un anno importante, almeno per l’Università Cattolica del Sacro Cuore, perché segna l’inizio della sua vita centenaria. Come si viveva in quel periodo a ridosso del ventennio fascista? Gli storici dell’Università Cattolica Paolo Colombo e Chiara Continisio hanno fatto rivivere lo spirito del tempo, mercoledì 27 aprile, nell'Aula Magna di largo Gemelli, con l’evento teatrale “1921. Sull’orlo del futuro”. Una narrazione storica che rientra tra le iniziative promosse dall’Ateneo in occasione del suo primo Centenario e che è l'occasione per ripercorrere la storia del luogo più importante in cui si è mossa e ha operato Armida Barelli, la cofondatrice della Cattolica che sarà beatificata sabato 30 aprile in Duomo a Milano.
I due professori - ideatori del progetto ‘Storia & Narrazione’ con cui da più di dieci anni calcano le scene per raccontare al grande pubblico la storia con la “S” maiuscola - su immagini e suoni di Stefano Tumiati e con l’aiuto di romanzi, filmati, musiche, restituiscono l’atmosfera, il clima e la temperie di quell’inizio di un decennio altrove definito “ruggente” e che prelude ad altri, drammatici, cambiamenti.
Cosa può aver voluto dire vivere in quell’anno schiacciato tra la fine della Prima Guerra Mondiale e l’imminente salita al potere di Mussolini che avvia il ventennio di dittatura fascista? Come si divertivano allora gli italiani? Per quali squadre tifavano? Che canzoni cantavano? Che regali facevano a Natale? Per cosa si emozionavano? Come si sarà sentito chi stava con un piede sull’«orlo di un futuro» che si sarebbe trasformato per larga parte, di lì a un niente, in un baratro di oppressione, di guerra, di morte?
Un anno per lo più trascurato dalle ricostruzioni storiche entra così in piena luce e si staglia nei suoi dettagli di vita profondamente umana. È proprio da quella umanità, d’altra parte, che nel 1921 prende avvio l’avventura dei fondatori dell’Università Cattolica, destinata a superare il baratro che si trova di fronte appena nata e ad arrivare fino a oggi: 100 anni dopo.
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