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A Michele Galvani il Premio Con.Scienze 22

08 febbraio 2023

A Michele Galvani il Premio Con.Scienze 22

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È stata giudicata una tesi originale e innovativa per il Paese quella discussa con il professor Claudio Giannetti da Michele Galvani intitolata “Ultrafast Dynamics of Perovskites Superlattices, al punto da rientrare fra i dieci migliori lavori di ricerca scientifica, solo due per l’ambito della fisica, dalla Conferenza nazionale dei Presidenti e dei Direttori delle strutture universitarie di Scienze e tecnologie.

Un contributo (mille euro) ai giovani che si occupano di ricerca scientifica per invogliarli a proseguire nella carriera della ricerca, senza scoraggiarsi difronte alla difficoltà che incontrano nel seguire questa strada. La ricerca scientifica svolge un ruolo centrale per lo sviluppo tecnologico e culturale del nostro Paese allo scopo di renderlo più moderno e in grado di competere con le altre Nazioni tecnologicamente avanzate.

«È bello sapere - dice Michele - che le attività di ricerca che si svolgono all’interno del Dipartimento di Fisica del campus di Brescia della Cattolica siano così importanti da poter essere riconosciute ad alti livelli anche quando si coniugano in una tesi di laurea».


25 anni, residente a Verona, Michele si è laureato il 26 aprile del 2022 discutendo una tesi di ricerca in Fisica della materia. Il lavoro è stato svolto sotto la supervisione del prof. Claudio Giannetti e della studentessa di dottorato Alessandra Milloch. La parte sperimentale è stata effettuata nei laboratori di ricerca del Dipartimento di Matematica e Fisica “Niccolò Tartaglia".

«Lo scopo della tesi  -spiega Michele - è quello di cercare evidenze sperimentali di effetti cooperativi, in particolare la super-fluorescenza, in super-reticoli di perovskiti. Nello specifico sono stati utilizzati dei campioni CsPbBr3 cresciuti all’IIT, a Genova. Per andare ad indagare tali proprietà si è ricorsi alla tecnica sperimentale pump and probe. Essa permette di misurare le proprietà ottiche di un materiale, quindi, ad esempio, riflettanza e trasmittanza, in condizioni di non-equilibrio del campione. Per riuscire a compiere queste misure è necessario utilizzare degli impulsi laser della durata delle centinaia di femtosecondi (un femtosecondo equivale a 10-15 secondi, cioè un milionesimo di miliardesimo di secondo!)».

Ora Michele sta continuando le sue ricerche con il dottorato in Science, con supervisor il professor Luigi Sangaletti, in partnership con Antares Vision S.p.A, un’azienda bresciana quotata in borsa che segue l'intero processo di protezione dei prodotti lungo tutto il loro ciclo di vita fornendo le soluzioni più complete di Track & Trace, Ispezione e Gestione intelligente dei dati.

«Il mio progetto si chiama Biomarker sensing for precision medicine in digital healthcare. Lo scopo è quello di continuare la ricerca, già attiva nel mio dipartimento, sui nasi elettronici. Un naso elettronico è un insieme di sensori di gas, che, con l’aiuto di tecniche di intelligenza artificiale, permettono di riconoscere e quantificare la presenza di odori. L’applicazione principale a cui punta il lavoro è quella di riconoscere i cosiddetti disease biomarkers, molecole prodotte dal nostro corpo indice di malattie e infezioni. Riuscire a individuare i biomarcatori di particolari malattie potrebbe essere un notevole aiuto sia per la diagnostica sia per un monitoraggio nel tempo dei pazienti».

Un progetto ha che ben impressionato Antares Vision, dove solo qualche giorno fa durante un contest con altri dieci dottoranti, quelli di Michele è risultato il migliore.

Una passione quella di Michele per numeri, grafici e tabelle, messa al servizio della società anche durante la pandemia. Con l’amico informatico Kevin Agyeman, aveva ideato veronacovid.itun sito per riunire le varie informazioni sul Covid emanate dai vari bollettini regionali e aggiornate al minuto.  

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Un articolo di

Antonella Olivari

Antonella Olivari

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