NEWS | roma

A Roma un incontro sulla governance d’impresa partecipata dai lavoratori

19 maggio 2023

A Roma un incontro sulla governance d’impresa partecipata dai lavoratori

Condividi su:

L’inclusione attiva dei lavoratori nei processi decisionali e la loro partecipazione ai risultati dell’impresa. Sono i punti cardine della proposta di legge di iniziativa popolare depositata dalla Cisl e presentata nel corso dell’incontro “Impresa sostenibile e democrazia nei luoghi di lavoro” che si è svolto nella Sala Italia del Centro Congresso Europa della Sede di Roma dell’Università Cattolica, promosso dall’Università Cattolica in collaborazione con la Fit-Cisl.

L’incontro, articolato in tre sessioni, è stato aperto dalla Preside della Facoltà di Economia dell’Università Cattolica Antonella Occhino. Alla prima sessione, intitolata “La partecipazione dei lavoratori all’impresa: significati e modelli” e moderata dal professor Aldo Carera, già Ordinario di Storia economica all’Università Cattolica, sono intervenuti i professori della Facoltà di Economia dell’Università Cattolica, Americo Cicchetti, Ordinario di Organizzazione aziendale, e Andrea Maria Locatelli, Ordinario di Storia economica; Matteo Corti, Ordinario di Diritto del lavoro nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica; il professor Edoardo Ales, Ordinario di Diritto del lavoro all’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”; la professoressa Fausta Guarriello, Ordinario di Diritto del lavoro all’Università “G. D’Annunzio” Chieti – Pescara.

Alla seconda sessione, intitolata “Per una governance di impresa partecipata dai lavoratori” e moderata dal giornalista de Il Foglio, Luciano Capone, sono intervenuti il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra.

Alla terza sessione, intitolata “Esperienze partecipative e primi bilanci: il settore dei trasporti” e moderata dal professor Marco Marazza, Ordinario di Diritto del lavoro alla Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, sono intervenuti Luigi Ferraris, AD Ferrovie dello Stato, Salvatore Pellecchia, Segretario Generale Fit Cisl, Roberto Tomasi, AD Autostrade, Florian Wrobel, Leiter Beratung Interessenvertreter/innen EVA Bildung & Beratung Gmb. Le conclusioni dell’incontro sono state affidate a Emmanuele Massagli, Presidente A.D.A.P.T.

 

«La partecipazione è la chiave per affrontare tutte le sfide di questa complessa fase storica: innovazione dei processi produttivi, incremento della produttività e dei salari, difesa dell’occupazione, aumento dei livelli di salute e sicurezza nelle aziende – ha dichiarato Sbarra -. Far entrare la rappresentanza del mondo del lavoro nei board decisionali delle imprese o dare buon governo alla partecipazione azionaria e finanziaria, vuol dire fare tutto questo. Significa connettere i bisogni del presente a una prospettiva medio-lunga, in cui al centro ci sia la persona».

«Il governo vuole confrontarsi nel metodo e nel merito di questa proposta di legge, che consente al sindacato di riprendere un ruolo propositivo di portatore di interessi generali, di cui io oggi penso ci sia bisogno – ha spiegato Urso –. Un sindacato che si fa carico dell’esigenza di realizzare un sistema produttivo più coeso e competitivo. Credo sia la strada giusta per contribuire ciascuno in base alle proprie responsabilità e consentire al nostro Paese di cogliere le sfide che ci attendono».

 

Da parte sua, il professor Cicchetti ha sottolineato che «una proposta di legge di questo genere, fornisce un contributo all’innovazione organizzativa delle imprese nazionali, beneficia della diffusione di stili di leadership che mirano all’ingaggio e all’inclusione dei lavoratori attraverso l’attenzione crescente al work-life-balance. Lo sviluppo di forme di partecipazione organizzava oltre che finanziaria che caratterizza la proposta di legge, promette di migliorare la competitività dell’impresa congiuntamente con la valorizzazione del contributo dei lavoratori».

«Questa proposta di legge può essere messa in relazione a quelle dei modelli scandinavi, in particolare con la Svezia, dove la partecipazione dei lavoratori è imperniata sul sindacato, che interloquisce direttamente con la direzione aziendale – ha evidenziato il professor Corti – Dunque la proposta della Cisl trova riscontro nel panorama comparato, è cauta, sperimentale, ma proprio per questo realistica rispetto a progetti più ambiziosi. Ci sono alcune criticità, ma potranno essere corrette durante l’iter parlamentare».

«Lo statuto della Cisl esplicita il tema della partecipazione e questa proposta di legge non fa che proseguire un percorso – ha dichiarato il professor Locatelli – e citando Giovanni Marongiu: Una società ben ordinata non richiede solo il maggior benessere possibile, ma sistemi di relazione dei diritti e dei doveri di ciascuno e le più ampie garanzie nella lotta delle ineguaglianze di fatto nella distribuzione della ricchezza e del potere. È dunque il principio della giustizia, e non quello dell’utilità, che sembra il più idoneo a governare la cooperazione sociale tra liberi ed eguali».

Un articolo di

Alessandro Melia

Alessandro Melia

Condividi su:

Newsletter

Scegli che cosa ti interessa
e resta aggiornato

Iscriviti