Pupazzi, strumenti musicali, porta fotografie, peluches e con essi ricordi, emozioni, speranze, desideri. Di tutto questo è pieno lo scrigno azzurro appoggiato a tanti mattoncini colorati che due bambini sovrappongono l’uno sull’altro per ricostruire l’identità, la storia e i sogni per il futuro, laddove la natura ha portato distruzione e disperazione.
Questa immagine colorata è incorniciata da molte parole e un titolo: “Aiutiamo i nostri bambini dopo un terremoto”. Si tratta di un volantino realizzato graficamente da Educatt in diverse lingue (italiano, arabo, turco e inglese) e nei contenuti dall’Associazione Francesco Realmonte Onlus e dall’Unità di ricerca sulla resilienza RiRes del Dipartimento di Psicologia dell’Università Cattolica con il supporto della Fabbrica del Talento (laboratorio della Facoltà di Scienze della formazione dell’Ateneo dedicato alla creatività applicata) per sostenere gli psicologi e gli operatori che dopo il terremoto in Siria lavorano con i minori e li aiutano nel processo di superamento del trauma.
Il primo carico di volantini è arrivato ad Aleppo presso la sede dei frati maristi dove nei prossimi mesi saranno attivati i laboratori grafico-espressivi con i bambini e presso i frati francescani che ospiteranno nel mese di maggio la professoressa e coordinatrice di RiRes Cristina Castelli e la psicologa dell’Ateneo Veronica Hurtubia che si occuperanno del progetto di fattibilità per la formazione di psicologi e operatori locali. In particolare, la proposta di intervento formativo è basata sul modello “Tutori di resilienza”, validato da RiRes e ampiamente verificato nella sua efficacia in diversi contesti nazionali e internazionali, come guerre e catastrofi naturali.
«I bambini necessitano di un certo periodo di tempo per recuperare la fiducia e la stabilità di prima - ha dichiarato Cristina Castelli -. Soprattutto i bambini di Aleppo, che non hanno visto altro che la guerra da dodici anni ad oggi, avranno bisogno di più tempo per recuperare. I laboratori di attività espressive servono ad evitare che tutto ciò che hanno vissuto e stanno vivendo incida in modo rilevante sul loro sviluppo e sulle future esperienze di vita».
Il primo passo è quello decisivo nel cominciare una nuova strada e quello che ora hanno in mano gli operatori ad Aleppo non è un semplice volantino ma un vero e proprio vademecum che spiega quali sono le reazioni possibili post traumatiche e quali comportamenti è utile mettere in atto per aiutare i bambini a fronteggiare la paura, la disperazione, la mancanza di fiducia nel futuro, il senso di impotenza, la rabbia, l’irrequietezza, il senso di colpa.
Il tempo, diverso per ciascuno, è fondamentale per ritrovare un equilibrio e per recuperare la stabilità precedente a un terremoto. Consapevoli che “i bambini danno il meglio di sé nelle situazioni difficili e che, se aiutati a far fronte all’evento traumatico, possono recuperare e arricchire il loro percorso di crescita”, come si legge nel volantino.
I molti e dettagliati consigli che vengono dispensati nel testo sono certamente uno strumento utile nell’immediato. Seguiranno poi azioni più mirate nella fase post emergenza e nel tempo della ricostruzione.
Il progetto coordinato dall’Associazione Realmonte è sostenuto anche dai finanziamenti, gestiti dalla Focsiv, che la CEI ha erogato per il terremoto in Siria.