News | Brescia
Più di 4mila reati da Codice Rosso. Ma troppe violenze non emergono
In Cattolica un confronto a più voci tra gli attori della rete antiviolenza promosso dalla Facoltà di Psicologia
| Antonella Olivari
12 dicembre 2022
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«Dare voce a donne sopravvissute a brutali aggressioni, le cui forza e integrità morali, unite al coraggio di incontrare i loro aggressori nei contesti protetti della giustizia riparativa, hanno rivelato a questi ultimi quanto la violenza sia la vera debolezza che imprigiona nella gabbia del male inferto agli altri e, indirettamente, a se stessi».
Con queste parole Claudia Mazzucato, docente di Diritto penale e Giustizia riparativa in Università Cattolica, ha sintetizzato la sfida inedita nel panorama della riflessione pubblica attorno alla violenza contro le donne, con cui l’Alta Scuola “Federico Stella” sulla Giustizia Penale (ASGP) e il corso di dottorato in “Social Work and Personal Social Services” dell’Ateneo, coordinato dalla professoressa Maria Luisa Raineri, hanno scelto di celebrare la scorsa Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne delle Nazioni Unite e la Restorative Justice Week mondiale di novembre.
Si tratta del progetto “Capire, prevenire e contrastare la violenza contro le donne: profili giuridici e socio-culturali”, coordinato da Claudia Mazzucato, uno dei progetti con cui l’Ateneo ha partecipato all’iniziativa di Regione Lombardia “Promozione di progetti e percorsi formativi nel sistema universitario lombardo sulle tematiche di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne”.
In questo ambito, due incontri di studio intitolati “Immagini di resilienza: sguardi e prospettive su possibili risposte alla violenza contro le donne”, volti all’aggiornamento e sensibilizzazione della comunità universitaria e della città, si sono svolti nel mese di novembre con l’attenzione a svelare tutta la lesività e la gravità dei comportamenti violenti.
Sono stati proiettati i docu-film A Better Man (di Attiya Khan e Lawrence Jackman, Canada, 2017, 79’,) centrato su persone e storie reali di maltrattamento nelle relazioni strette, e The Meeting (di Alan Gilsenan, Irlanda, 2018, 96’) sulla violenza sessuale tra sconosciuti. Entrambi hanno avvicinato concrete testimonianze di resilienza e cambiamento e sono stati commentati da diverse figure esperte in dialogo con il pubblico.
La dignità ‘accogliente’ delle protagoniste dei due documentari, figure femminili gravemente offese ma resilienti, si è ‘imposta’ in modo tanto netto quanto rispettoso agli autori delle offese, impedendo loro di restare indifferenti, evitanti e nascosti e spingendoli a fare i passi difficili e dolorosi, necessari per diventare better men, uomini migliori, liberando tutti, vittime e responsabili, dalla morsa del male accaduto, che non può certo essere cancellato ma può non ipotecare (più) il futuro di entrambi.
Durante gli incontri sono intervenuti molti esperti del tema come il direttore di ASGP Gabrio Forti, Claudia Mazzucato, Maria Luisa Raineri (coordinatrice del dottorato in Social Work and Personal Social Services), Marta Lamanuzzi (assegnista di ricerca in Diritto penale), Alessia Belgiovine (responsabile della Prevenzione e Contrasto alla violenza contro le donne di Regione Lombardia), Maria José Falcicchia (direttore della 2° divisione Interpol), Giovanna Ichino (già magistrato e vicepresidente della Scuola della Magistratura), Patrizia Patrizi (docente di Psicologia sociale e giuridica nell’Università degli Studi di Sassari e presidente del Forum europeo per la giustizia riparativa), Roberta Ribon (avvocato, mediatrice penale e consulente per le Pari Opportunità della Provincia di Bergamo). Non è infine mancato il sostegno al progetto di chi, in Università Cattolica, segue il Gender Equality Plan: Raffaella Iafrate, come delegata del Rettore alle Pari Opportunità, e Ilenia Pagani, rappresentante del personale tecnico amministrativo nel Comitato per le Pari Opportunità.
L‘incontro ha corredato una serie di moduli formativi interdisciplinari rivolti ai dottorandi in scienze del servizio sociale, che si sono svolti tra luglio e dicembre 2022, nell’ambito del progetto di ASGP (grazie al cofinanziamento della Direzione Regionale "Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari Opportunità"). Le lezioni hanno coinvolto da un lato docenti e studiosi dell’Università Cattolica e dall’altro magistrati e ufficiali di polizia giudiziaria di riconosciuta esperienza.
Durante gli incontri sono stati affrontati i nodi salienti della protezione di donne, adolescenti e bambine vittime di violenza e dei cammini di recupero delle persone violente, lo studio di casi, il dialogo degli esperti tra loro e con l’uditorio di studenti dottorali, molti dei quali sono anche operatori sociali in servizi pubblici e del terzo settore dove quotidianamente si affrontano le complesse problematiche messe a tema dal percorso formativo. Infatti, elemento originale e qualificante del progetto è la destinazione delle attività formative ai dottorandi, cioè ai giovani scientificamente e professionalmente più maturi, con il duplice valore aggiunto di una specializzazione più ‘avanzata’ dell’intero percorso e una sua più immediata ricaduta nella vita e nelle pratiche professionali.
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