Il web non è più solo un settore della realtà. È qualcosa che riguarda tutti: se ce n’era il bisogno, la pandemia lo ha certificato. La nuova normalità post Coronavirus non potrà più farne a meno. Per capire meglio sfide e problemi della rete l’ufficio Alumni dell’Università Cattolica ha riunito attorno a un tavolo, ovviamente online, alcuni dei protagonisti della digitalizzazione impetuosa che tutto il mondo ha vissuto in questi mesi: giganti del web come Google e Amazon, la Rai come rappresentante del mondo dell’informazione che con il digitale deve fare i conti e l’università, che questi cambiamenti li sta studiando da anni.
Libertà di opinione contro disinformazione, trasformazione digitale delle imprese, capacità infrastrutturali del nostro paese, cultura digitale dei cittadini. Ecco gli enormi temi di “La rete che vorremmo”, primo appuntamento del ciclo “Alumni Global Talks”. Il webinar, moderato dal direttore della Comunicazione d’Ateneo Daniele Bellasio, è stato ispirato anche dal libro “La rete che vorrei. Per un web al servizio di cittadini e imprese dopo il Covid19”, curato da Ruben Razzante, docente di Diritto dell’Informazione in Cattolica.
Proprio il professore ha posto il tema fondamentale dell’autoregolamentazione del mondo di internet: «Molti utenti hanno approcciato il web per la prima volta durante la pandemia, in modo precipitoso e dettato dalle necessità. Per migliorare l’abitabilità del mondo digitale non bastano sorveglianza di piattaforme, diritto e istituzioni. I rischi della rete si affrontano con cultura, deontologia, educazione digitale. Serve uno sforzo di tutti, utenti in primis».