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Economia, le idee degli studenti per la salute di tutti

22 luglio 2022

Economia, le idee degli studenti per la salute di tutti

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Ѐ uno dei rapporti umani più delicati e preziosi e costituisce uno degli elementi fondamentali dell’assistenza e della cura: è il rapporto fra il medico e il paziente, un’alleanza essenziale del “prendersi cura” che anche il mondo del management sanitario considera con grande attenzione. Un rapporto basato non solo sulle competenze cliniche e scientifiche, ma anche sulla particolare dote e inclinazione personale dell’empatia: la capacità di immedesimarsi nello stato d’animo di un’altra persona, particolarmente se in stato di fragilità.

Ed è proprio “L’empatia nella telemedicina” il titolo del progetto degli studenti della Facoltà di Economia nel campus di Roma Sofia Di Pippo, Marica Di Toro, Mariangela Mannino, Marco Terranova e Xue Wu premiato il 21 luglio nella giornata conclusiva del ciclo di seminari dal titolo “PNRR-M6 Salute: una missione possibile?”, promosso dall’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi sanitari (ALTEMS), alla presenza del dottor Lorenzo Cecchi, direttore della Sede di Roma dell’Ateneo.

L’evento si è aperto con il saluto della professoressa Antonella Occhino, preside della Facoltà di Economia dell’Università Cattolica: «Oggi partecipiamo non solo a un incontro di premiazione, ma anche a un’occasione di approfondimento per tutti i nostri studenti, presenti in aula e collegati a distanza, grazie al ciclo di seminari promossi in collaborazione con l’ALTEMS durante il quale le idee di docenti e discenti sono diventati progetti per la salute di tutti».

«La Facoltà di Economia – ha proseguito la professoressa Occhino – propone un’offerta formativa che ha da sempre a cuore i temi del management sanitario, fondato su competenze scientifiche, creative e di buona organizzazione, che completa la nostra missione per il bene comune».

«Questo ciclo di seminari – ha detto il professor Americo Cicchetti, Ordinario di Organizzazione aziendale alla Facoltà di Economia e direttore dell’ALTEMS – è stata la nostra risposta formativa alle sfide più urgenti della Sanità pubblica, particolarmente nell’ambito del PNRR, che sono e saranno sicuramente punti di grande attenzione per i nostri studenti. Chi studia e approfondisce i temi del management sanitario ha bisogno non solo di una formazione puramente accademica e speculativa, ma dovrà sempre più dimostrare di poter supportare con saperi multidisciplinari le scelte dei decisori politici».

La cerimonia è entrata nel vivo con la presentazione del significato del premio da parte della dottoressa Federica Morandi, ricercatrice di Organizzazione aziendale alla Facoltà di Economia e direttrice dei programmi accademici e di ricerca dell’ALTEMS, e la fase del dibattito animato dal dottor David Korn, dirigente medico del Pronto Soccorso Pediatrico e responsabile dei Progetti Digital Health Salute della donna e del bambino della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS.

«Oggi partecipiamo alla conclusione di un ciclo di incontri molto stimolante per tutti e di un lavoro progettuale impegnativo per i nostri studenti – ha detto la dottoressa Morandi –, un appuntamento che, settimana dopo settimana, ha visto la partecipazione vivace degli iscritti ai nostri Corsi di laurea e di dottorato e che spero lascerà loro un messaggio importante per affrontare le sfide future del mondo del management sanitario».

Le studentesse e gli studenti vincitori sono quindi diventati i veri protagonisti dell’evento con una complessa e completa presentazione del progetto, inquadrando la Telemedicina all’interno del PNRR, presentando un’indagine di mercato sul suo utilizzo da parte dei pazienti e concludendo con le proprie considerazioni riguardo all’importanza dell’approccio empatico in un’attività sanitaria e di cura e alle implicazioni di natura economica sul modello di presa in carico.

«Vorremmo poter guarire tutti, purtroppo non è sempre possibile. Il nostro scopo è accompagnare tutti, nel miglior modo possibile – ha detto il dottor Korn – E la prima cosa da salvaguardare nell’attività di cura è il rapporto tra il medico e il paziente. E’ anche il parametro più difficile da misurare, quello del rapporto umano, ma è sicuramente ciò che ci dona la maggior soddisfazione nel nostro lavoro».

«Se vogliamo cambiare qualcosa, dobbiamo imparare come farlo, dobbiamo e dovrete imparare un nuovo linguaggio – ha concluso Korn – E’ per questo che la Digital health, i metodi di telemedicina avanzata fanno e faranno parte anche dei nostri programmi formativi per i medici e per gli studenti dei corsi post laurea, insieme a incontri di simulazione che allargheranno ancor di più i confini delle possibilità che la telemedicina offre a medici, pazienti e a chi di loro si prende cura ogni giorno».



Il progetto “L’empatia nella telemedicina” degli studenti della Facoltà di Economia del campus di Roma

«La Missione 6-Salute contiene tutti gli interventi a titolarità del Ministero della Salute suddivisi in due componenti: case della comunità e presa in carico della persona; casa come primo luogo di cura e Telemedicina – hanno esordito le studentesse premiate nella presentazione del progetto - l'empatia nella Telemedicina è un aspetto fondamentale che si viene a creare tra medico e paziente. È un rapporto tipo di dare e avere, in particolar modo la telemedicina permette di restringere i campi di intervento sul paziente emofilico o affetto da malattie rare. L'empatia è messa in relazione con i migliori risultati terapeutici: migliore è la soddisfazione del paziente, migliori sono i contenziosi medico-legali tra medici e terapeutici».

Dopo aver presentato un’analisi di mercato, le studentesse hanno proposto alcune soluzioni in telemedicina: «Sulla base dei fondi destinati alla Missione 6, è opportuno investire in corsi di formazione al fine di migliorare l'empatia nella telemedicina. Il rapporto che si crea tra medico e paziente, infatti, non è un rapporto fisico bensì telematico: a tal fine i medici devono cercare sempre più di migliorare la comunicazione nei confronti dei pazienti attraverso l'ascolto attivo».

E infine, un’analisi sulla fattibilità economica: «Bisogna porre l’attenzione  - hanno sottolineato le vincitrici del premio – su quali e quanti costi si devono sostenere per la creazione e la somministrazione dei corsi di formazione: costi diretti dell'evento di formazione, costi indiretti dell'evento formativo, costi fissi del percorso formativo, costi variabili del percorso formativo e costi pubblicitari dell'evento di formazione stesso».

Un articolo di

Federica Mancinelli

Federica Mancinelli

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