Rafforzare le competenze educative e medico-sanitarie del personale di scuole e ospedali/centri sanitari dell’area medio orientale attraverso la valorizzazione delle expertise locali e la condivisione di buone pratiche. È questo l'obiettivo del progetto Far, but not distant, promosso dal Centro di Ateneo per la Solidarietà Internazionale (CeSI) in collaborazione con la Fondazione Policlinico A. Gemelli - IRCCS.
Il percorso nasce da un'idea di alcuni docenti e medici dell'Università Cattolica, componenti del direttivo CeSI, in risposta allo stimolo lanciato dal Rettore Franco Anelli in occasione del messaggio di apertura per il Centenario dell'Ateneo: «Pensare, progettare e cominciare a costruire il domani sarà il grande impegno dell’anno che ci aspetta, che rifiutiamo di ridurre a una stagione di mera gestione dell’emergenza, nella quale ogni altra ideazione viene messa da parte in una passiva attesa degli eventi». Ed è proprio per in quest'ottica che, nonostante l’emergenza sanitaria in corso, e in linea con gli interventi realizzati dal CeSI a partire dai primi mesi della diffusione del Covid-19 per essere vicino alle popolazioni più vulnerabili, seppure a distanza, nasce questa nuova iniziativa.
Il progetto è partito l'8 aprile con due incontri dedicati ai percorsi formativi sul tema dell'autismo per l'“Our Lady of Peace Center for Persons with Disabilities” di Amman (Giordania) in cui ilavori sono stati aperti dai saluti del Rettore Anelli. Il percorso concluderà la sua prima fase venerdì 9 luglio con il webinar "STOP THE BLEED: how to save lifes" in cui il chirurgo del Gemelli Maurizio Foco terrà una lezione agli studenti della Facoltà di Infermieristica dell’Università di Betlemme (Palestina) sul tema della gestione delle emorragie.
Nel corso dei primi due incontri di formazione, dedicati al tema dell'autismo in occasione del World Autism Awareness Day sono intervenuti i professori Eugenio Maria Mercuri e Stefano Vicari e i logopedisti Stefano Usai e Giorgia Coratti. Il primo webinar ha avuto nello specifico un approccio di tipo medico mentre il secondo si è rivolto a terapisti della riabilitazione, genitori, insegnanti e operatori sociali.
Il terzo appuntamento si è svolto il 14 maggio e ha coinvolto invece la “Humanitarian Nineveh Relief Organization” di Ninive (Iraq) con un seminario dedicato alla libertà di religione e ai meccanismi delle Nazioni Unite a tutela dei Diritti Umani. Con la professoressa Monica Spatti, docente di Diritto dell’Unione Europea presso la Facoltà di Scienze politiche e sociali, nel dettaglio, sono stati analizzati due aspetti: il primo ha affrontato gli obblighi che incombono sull’Iraq e sugli atti che gli organismi dei diritti umani hanno adottato nei confronti di questo Stato mentre il secondo ha esaminato i rimedi stabiliti a livello internazionale a favore di coloro (persona singola o associazione) che vogliono denunciare qualsiasi violazione del diritto alla libertà di religione.
Terminata la prima fase Far, but not distant proseguirà nel nuovo anno accademico con nuove proposte formative realizzate in collaborazione con vecchi e nuovi partner.