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Finanza sostenibile: il salone.SRI sbarca a Roma

20 ottobre 2022

Finanza sostenibile: il salone.SRI sbarca a Roma

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Il salone.SRI ha scelto Roma per l’avvio dell’edizione 2022 dell’evento di riferimento in Italia sulla finanza sostenibile. Il 21 ottobre nel campus romano dell’Università Cattolica del Sacro Cuore investitori istituzionali, asset manager, banche e mondo accademico daranno vita a due tavole rotonde sul ruolo della finanza ESG (acronimo di Environmental, Social and Governance) nell’attuale delicato contesto dell’economia globale, in cui cambiano i paradigmi e le priorità.

“Non tutti gli ESG sono uguali – recita il titolo di questa edizione del salone.SRI - è il tempo di pesare in modo differente i prodotti, le strategie e i player”. In particolare, le due tavole rotonde di Roma – realizzate in partnership con l’Alta Scuola Impresa e Società (Altis) dell’Università Cattolica, si focalizzeranno sulle dinamiche di scelta degli investimenti in base al capitale umano, nonché sulle strategie di formazione, cultura ed engagement volte a valorizzare il capitale umano per investitori istituzionali e fondi pensione.

Si tratta di un tema in coerenza con gli obiettivi del salone.SRI 2022 che, giunto alla VII edizione, dopo l’inedita apertura capitolina proseguirà con una due giorni di lavori prevista a Milano il 14 e 15 novembre prossimi alla presenza di rappresentanti di Bce e Banca d’Italia. A Roma, introdotti dai docenti del master in Finanza Sostenibile di Altis Università Cattolica, i protagonisti della finanza socialmente responsabile si interrogheranno anche sulla grande massa di prodotti ESG che ha travolto il mercato dando spesso respiro a pratiche societarie scorrette (il cosiddetto “greenwashing”) e alla collocazione presso il grande pubblico di prodotti finanziari non in linea con le best practice internazionali in tema di sostenibilità.

«L’attuale crisi energetica, che sta alimentando una più generale crisi dell’economia europea, deve suonare come un ulteriore campanello d’allarme che faccia comprendere come la strada verso la sostenibilità sia ormai davvero l’unica percorribile. Questo vale a tutti i livelli e il mondo degli investitori istituzionali non fa ovviamente eccezione: ecco perché l’edizione 2022 si aprirà per la prima volta a Roma, con l’obiettivo di valutare a che punto si trova il settore della finanza sul fronte SRI e se e come può essere definitivamente vinta la battaglia al “greenwashing”», commenta Luca Testoni, fondatore del salone.SRI e amministratore delegato di ET.group – The knowledge company.
 
Secondo Alfonso Del Giudice, docente di Finanza aziendale nella facoltà di Economia dell’Università Cattolica e direttore scientifico del master in Finanza Sostenibile di Altis «lo scenario contingente di crisi energetica può essere anche un’opportunità, perché può accelerare l’evoluzione tecnologica in un campo, come quello dell’energia, molto impattante sull’ambiente. Similmente a quanto avvenne negli anni ’70 a causa dello shock petrolifero, potremmo oggi assistere ad un insieme di misure di contenimento degli sprechi e di innovazione di prodotto che nel medio – lungo termine genereranno dei benefici economici e insieme socio – ambientali molto rilevanti. Tuttavia, l’accelerazione sulla componente ambientale degli impegni ESG non deve dimenticare la S dell’acronimo, altrimenti le diseguaglianze si esasperano minando la coesione sociale. La finanza su questo fronte deve affrontare i temi complessi della trasparenza e solidità dei rating di sostenibilità che tengano in considerazione tutti gli elementi di una transizione giusta».

Un articolo di

Redazione

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