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Formazione, AI e lavoro: quali sfide per l’Università Cattolica?

25 novembre 2025

Formazione, AI e lavoro: quali sfide per l’Università Cattolica?

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«È bello vedere che siete così tanti presenti, rincontrarsi, riconoscerci perché, come dice la nostra Rettrice “l’Università Cattolica è una grande famiglia”». Con queste parole, l’alumna Chiara Conte, referente del Comitato Internazionale Alumni UCSC – Bruxelles, ha aperto l’evento Università Cattolica e Mondo del Lavoro: il ruolo di alumnae e alumni per un continuo scambio di valore, il primo dei tre incontri dedicati ad ex studentesse ed ex studenti, oggi professionisti all’estero, per presentare le azioni che porteranno all’elaborazione del Piano Strategico di Ateneo 2026-2028.

«Un processo – come ha sottolineato la Rettrice, professoressa Elena Beccalli - che intendo costruire insieme a tutte le componenti della nostra comunità, delineando temi prioritari e fondamentali per armonizzare innovazione e tradizione, qualità e inclusione, apertura e attrattività».

Nel “cuore dell’Europa” si è così svolto un partecipato dialogo tra la professoressa Ivana Pais, Presidente del Comitato Università Mondo del Lavoro e la alumna Lucilla Sioli, Direttrice di EU AI Office per la Commissione Europea, condotto dall’alumnus Filippo Guidi.

«Le occasioni di incontro con gli alumni sono importanti – spiega la professoressa Pais – non solo come momento di confronto tra voi, ma anche come opportunità per noi di trarre spunti utili a rinnovare la nostra offerta formativa, grazie soprattutto alle esperienze di chi è all’estero, che ci aiutano ad ampliare la nostra prospettiva»

In un mercato del lavoro in continua evoluzione, Ivana Pais sottolinea l’importanza di creare le condizioni affinché l’Intelligenza Artificiale supporti e potenzi il lavoro umano. La vera sfida, spiega Pais, è andare oltre una visione individualistica del rapporto con la tecnologia, promuovendo invece una riflessione e un’azione collettiva in tutti i contesti sociali, dalle università alle imprese.

Un articolo di

Anna Simonati

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Laureata in Scienze Politiche e Sociali, la dottoressa Lucilla Sioli lavora in Commissione Europea da più di 20 anni ed è la policy maker a capo dell’AI ACT, la prima regolamentazione europea sull’intelligenza artificiale. La alumna ha così spiegato che ancora non c’è evidenza che AI stia sostituendo i lavoratori e soprattutto, sottolinea «in tutte le professioni in cui l’intelligenza cognitiva si associa a quella emotiva e ad altri comportamenti umani».

Sul futuro della formazione in relazione all’IA, la professoressa Pais sottolinea che l’innovazione non deriva semplicemente dall’adozione della tecnologia ma dal fatto che questa mette in luce i limiti di processi ormai superati, evidenziando la necessità di rinnovarli: l’università dovrebbe formare competenze di base solide, capaci di preparare gli studenti a guidare questi cambiamenti.

La dottoressa Sioli, invece, è convinta che sia da potenziare la formazione STEM «perché proprio questi studi ci aiutano a non essere sostituiti».

Non sono mancate le domande di alumni e alumnae, tanti impegnati nelle Istituzioni Europee, che hanno così colto l’occasione per confrontarsi con una leader di settore e capire quale indirizzo sta prendendo il loro Ateneo.

La professoressa Pais ha concluso descrivendo i cinque pilastri fondamentali del Piano Strategico 2026-2028, ovvero istituzione di una scuola di integrazione dei saperi, offerta formativa di qualità in presenza e in remoto, valorizzazione della ricerca e dei ricercatori, internazionalizzazione e accreditamenti e ranking, fundraising ispirato a principi identitari e ha invitato alumnae e alumni a partecipare all’elaborazione con idee e riflessioni.

Il gruppo Alumni UCSC – Bruxelles che dal 2016 sta continuando a crescere, rappresenta sempre di più la multidisciplinarietà dell’Università Cattolica con laureate e laureati di tutte le Facoltà.
 

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