Ebbene sì, siamo state selezionate per partecipare al Milano Pitch con il soggetto di un film.
Appena arrivate alla bellissima Sala delle Colonne del Museo della Scienza e della Tecnologia, vestite con i soliti jeans e la solita maglietta, l’ottima accoglienza ci fa subito sentire in qualche modo importanti: ecco che il badge personalizzato comincia subito a penzolare dai nostri colli, quasi a voler sbandierare il nostro nome e cognome scritto sopra la parola “autrice”, mai vista prima d’ora associata alla nostra persona, a 24 anni appena compiuti—al massimo, siamo sempre state “studentesse”.
La performance, preparata nei giorni precedenti insieme agli altri selezionati con l’aiuto del professor Armando Fumagalli e del professor Luca Brambilla, insegnante di public speaking, è stata un momento tanto atteso e temuto quanto emozionante e divertente.
Tutto fa parte del gioco, dagli imprevisti al fatto di non aver vinto la borsa di studio, tanto più perché la vera vincita era essere lì a presentare il proprio progetto e, come è successo a noi, catturare l’attenzione di alcune editrici e case di produzione presenti all’evento, che ci hanno subito contattato e hanno chiesto di inviare il materiale scritto.
Milano Pitch è una bellissima occasione per farsi conoscere in un ambiente professionale altrimenti difficilmente accessibile, ma non solo: anche per conoscere, in prima persona, tante persone giovani e di talento, avvicinandosi alle loro splendide idee e ai mondi che sono in grado di raccontarci, anche solo in un pitch di sette minuti. Per noi è stato bellissimo poter entrare in contatto con tanti altri come noi e ci auguriamo di coltivare questi legami, così come di far fruttare le opportunità che ci sono state offerte.