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Giovanni Reale, maestro della filosofia antica

16 ottobre 2024

Giovanni Reale, maestro della filosofia antica

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Nel giorno del decimo anniversario della sua morte il professor Giovanni Reale (15 aprile 1931-15 ottobre 2014) è stato ricordato in una giornata di studio, aperta dal saluto del direttore del Dipartimento di Filosofia, Giuseppe D’Anna, dopo un indirizzo di saluto da parte del preside della Facoltà di Lettere e Filosofia Andrea Canova e del rettore Elena Beccalli che ha dichiarato: «Nella costellazione dei docenti che hanno segnato la storia dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, il professor Reale è sicuramente fra quelli più autorevoli, perché il rigore con il quale ha esercitato il suo magistero ha segnato in modo indelebile la tradizione di studi della filosofia italiana e internazionale. Infatti i suoi insegnamenti sono ancora oggi noti e ampiamente apprezzati».

All’Università Cattolica a Milano Reale è stato allievo di Francesco Olgiati e, dopo aver trascorso un periodo di ricerca in Germania (a Marburgo e Monaco di Baviera) e aver conseguito la libera docenza in Italia, ha prestato servizio come professore ordinario di storia della filosofia antica dal 1972 al 2002, formando più generazioni di studentesse e di studenti. Autore di fortunate pubblicazioni – molte delle quali uscite per la casa editrice “Vita e Pensiero” –, ha dedicato gli ultimi 15 anni della sua vita a una instancabile attività di alta divulgazione, che è andata ben al di là dei confini disciplinari della storia della filosofia antica. 

È in quest’ultimo ambito di studi tuttavia che, insieme a un ristretto gruppo di colleghi della sua generazione anche molto diversi gli uni dagli altri, Giovanni Reale ha fatto scuola e ha contribuito a rendere la storia della filosofia antica italiana un’eccellenza, riconosciuta a livello internazionale. Gli allievi diretti di questi “caposcuola”, che attualmente sono professori ordinari di storia della filosofia antica, si sono trovati a discutere del contributo di Reale ad alcuni significativi settori della loro ricerca, in una serie di dialoghi fra di loro e, idealmente, con Reale stesso, nella convinzione condivisa che, come gli Antichi ci hanno insegnato, non ci sia filosofare che non sia con-filosofare. 

Il primo dialogo è stato dedicato a Platone, uno degli autori più tradotti, frequentati e amati da Reale: sono intervenuti Franco Ferrari (Pavia), sulla figura del Dio-demiurgo del Timeo di Platone; Bruno Centrone (Pisa) sull’interpretazione data da Reale del Fedro, uno scritto di importanza cruciale per la ricerca su Platone; Emidio Spinelli (Roma I, “La Sapienza”) a proposito delle prospettive aperte da Reale e da Guido Calogero sull’Ippia Minore

Il secondo dialogo ha riguardato Aristotele, e specialmente la traduzione e il commento della Metafisica, periodicamente riveduti da Reale a partire dal 1968 fino al 2000: le relatrici sono state Cristina Rossitto (Padova), che si è concentrata sulla pionieristica presa di posizione di Reale contro l’esegesi “evoluzionistica” di Jaeger e dei suoi numerosi seguaci, e Giovanna Giardina (Catania), che ha analizzato alcuni aspetti delle strategie di traduzione inaugurate da Reale. 

Il terzo dialogo, dedicato alle filosofie dopo Aristotele, si è aperto con un intervento di Franco Trabattoni (Milano “Statale”) su Pirrone di Elide, ed è proseguito con due relazioni sul Neoplatonismo: la prima, di Riccardo Chiaradonna (Roma-Tre), sui punti fondamentali della ricostruzione fornita da Reale della filosofia neoplatonica nel suo complesso; la seconda, di Loredana Cardullo (Catania), sul Proclo di Giovanni Reale. La giornata si è conclusa con un dialogo sul rapporto fra Antichi e Moderni: Stefano Maso (Venezia Ca’ Foscari) ha messo in luce la linea che collega Emanuele Severino, Luigi Ruggiu e Reale, nell’interpretazione di Parmenide; e infine Mauro Bonazzi (Bologna) ha chiuso i lavori discutendo il contributo di Reale allo scavo delle radici culturali dell’Europa. 

L’incontro è stato organizzato dagli allievi diretti di Giovanni Reale, Elisabetta Cattanei, professore ordinario di storia della filosofia antica alla Cattolica di Milano, Roberto Mario Radice, immediato successore in cattedra di Giovanni Reale, Maria Luisa Gatti, Nicoletta Scotti e – dall’Università “Vita e Salute-San Raffele” di Milano, dove Reale ha insegnato dopo il suo pensionamento dalla Cattolica – Giuseppe Girgenti. È stata presente la famiglia del professor Reale che, in continuità con questo incontro, ha promosso una giornata in suo onore nella sua città di adozione, Luino, il prossimo 9 novembre, nella quale si metteranno in luce altri aspetti della figura di Giovanni Reale come intellettuale e uomo di cultura.
 

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Redazione

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