Gli studenti che partecipano al progetto Vivere il Terzo Settore sono stati protagonisti di un’intensa giornata di formazione al Sole 24 Ore. Hanno lavorato come una vera redazione, nella sede del primo quotidiano economico italiano. Hanno capito come si scrive un buon attacco, e come si pensa un pezzo giornalistico, così differente da quei testi ai quali sono abituati, ricchi di note a piè pagina per l’agognata tesi di laurea. Imparando, da giornalisti ed esperti professionisti, a raccontare le best practices degli enti del Terzo Settore in cui svolgeranno lo stage. Per aiutare gli stessi enti a promuovere percorsi di innovazione nella comunicazione delle proprie attività.
«La differenza tra un paper e un articolo giornalistico è una storia» spiega Alessia Maccaferri, giornalista del Sole 24 Ore. «Insieme agli studenti, abbiamo indagato gli aspetti più interessanti di ognuno degli ambiti sui quali stanno per iniziare il loro stage negli enti del Terzo Settore». La digital transformation, le nuove frontiere di housing sociale, l’innovazione delle supply chain delle imprese sociali, la creazione di community hub per il territorio e il racconto dell’impatto sociale delle attività degli enti sono solo alcuni esempi. «Per gli studenti, questo progetto rappresenta una preziosa occasione per conoscere un mondo che spesso viene frainteso» prosegue Maccaferri. «Nel Terzo Settore si nascondono tesori incredibili, che fanno fatica a raccontarsi, spesso anche per inconsapevolezza».