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Gli studenti della Cattolica al Sole24Ore a scuola di innovazione sociale

08 luglio 2024

Gli studenti della Cattolica al Sole24Ore a scuola di innovazione sociale

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Perché le cose accadano ci vuole un luogo. Lo recita uno storico e felice claim dell’Università Cattolica, e vale anche per il progetto Vivere il Terzo Settore (VTS). Il luogo, in questo caso, si estende oltre i chiostri di Bramante. È la nuova sede del Sole 24 Ore, dove gli studenti che si sono coinvolti nel progetto sono stati protagonisti di un’intera giornata di formazione. Con l’obiettivo di imparare dai giornalisti e da esperti professionisti del primo quotidiano economico d’Italia a raccontare le storie e le best practices degli enti del Terzo Settore in cui svolgeranno lo stage. E, perché no, aiutare gli stessi enti ad aumentare la visibilità e innovare la comunicazione delle proprie attività.

«Questa iniziativa per noi è molto importante» racconta Daniele Bellasio, vicedirettore del Sole 24 Ore. «Il rapporto tra le imprese e il Terzo Settore, in particolar modo la loro responsabilità sociale, è uno degli elementi chiave che induce investimenti rilevanti. In questa fase, da un lato c’è un’alleanza forte tra il Terzo Settore e l’economia profit, ed è un’alleanza che fa bene a entrambe le parti. Dall’altro lato, il rapporto con i media diventa sempre più importante, perché i media sono il software per fare arrivare le informazioni a tutti».

Un articolo di

Francesco Berlucchi

Francesco Berlucchi

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Tutto è iniziato con la call for ideas lanciata dall’Università Cattolica nel 2021 per promuovere iniziative che incidessero sulla vita della comunità universitaria. Due lockdown in una manciata di mesi avevano messo a dura prova il desiderio mai sopito di stare insieme. Così, uno dei tanti inequivocabili segnali della voglia di riattivare i muscoli della socialità, mettendosi in gioco, è stato l’hackathon voluto dalla professoressa Antonella Sciarrone Alibrandi, nel quale 119 studenti sono stati accompagnati da docenti, tutor ed esperti in un percorso che li ha portati ad approfondire le basi del project management.

Tra i gruppi vincitori della call for ideas c’era proprio Vivere il Terzo Settore, ideato da Carlotta Marino, Nicole Fregapane, Giovanni Negri e Silvia Salice, provenienti dalle Facoltà di Psicologia e di Economia. Un progetto che offre agli studenti l’opportunità di conoscere e lavorare in realtà ad alto impatto sociale, in collaborazione con Cattolicaper il Terzo Settore, Stage&Placement e Cattolica International, documentando l’esperienza formativa attraverso i canali del Sole 24 Ore con il supporto di TechSoup.

«Con questo progetto gli studenti hanno la possibilità di raccontare dall’interno quello che accade nel mondo del Terzo Settore» spiega Alessia Maccaferri, caposervizio nella redazione di Nòva24, il settimanale di innovazione, scienza e tecnologia del Sole 24 Ore. «È importante non accontentarsi di restare in superficie ma indagare la ricchezza di un settore che offre delle storie incredibili da raccontare, e spesso non sa nemmeno di averle. In questo modo gli studenti diventano protagonisti, e contribuiscono a sviluppare una narrazione diversa di una realtà spesso associata solo alla filantropia e al volontariato e che, al contrario, costituisce un asset economico e sociale fondamentale per il nostro Paese».


Tanti i temi che gli studenti dell’Università Cattolica stanno sviluppando presso enti come Fondazione Dynamo Camp ETS, SocialFare Impresa Sociale, Fondazione E4Impact, Fondazione Avsi, Mission Bambini. Stanno studiando, per esempio, come stimolare l’accelerazione di nuove iniziative imprenditoriali attraverso l’innovazione sociale, come si fa una raccolta fondi di successo partendo dallo sport, come potenziare l’ecosistema dell’innovazione in Africa promuovendo una filiera della conoscenza e come supportare l’imprenditoria femminile nel continente africano. Ma anche come si fa un podcast su un tema sociale, come migliorare l’autosufficienza dei rifugiati nel nord dell’Uganda, come sviluppare il crowdfunding in funzione di stimolo all’innovazione sociale.

«Sono molto felice di questa esperienza» racconta Anna Morali, studentessa di Scienze politiche e delle relazioni internazionali, il cui stage alla Onlus Mission Bambini è già iniziato. «Questo progetto unisce il mio desiderio di lavorare nel Terzo Settore e la mia passione per i podcast, che ho sviluppato proprio grazie all’Università Cattolica». «A settembre partirò per il Kenya con la Fondazione E4Impact» prosegue Matilde Biella, studentessa di Politiche per la cooperazione internazionale allo sviluppo. «Sono entusiasta ma anche molto curiosa. Ho scelto questo progetto perché credo fortemente che l’innovazione sociale possa essere uno strumento per veicolare la cooperazione».

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