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Humane Technology Lab, il lato umano dell’intelligenza artificiale

04 giugno 2021

Humane Technology Lab, il lato umano dell’intelligenza artificiale

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L’intelligenza artificiale cambierà il mondo? Lo smartworking migliora la qualità della vita delle persone? La didattica online permette di migliorare l’esperienza dell’insegnamento? «Di solito ad affrontare queste tematiche sono ingegneri, programmatori, esperti di IA e di robotica», spiega Giuseppe Riva, direttore di Humane Technology Lab, il neonato Laboratorio dell’Università Cattolica del Sacro Cuore che fa dialogare le diverse competenze dell’Ateneo per offrire un approccio multidisciplinare alla comprensione e all’attività di ricerca dedicate all’interazione tra nuove tecnologie ed esperienza umana.



Secondo il docente di Psicologia generale «con il Covid abbiamo assistito a una crescente diffusione della tecnologia: dalla telepresenza al telelavoro fino allo spostamento sui social di tutta una serie di interazioni che prima erano fatte prevalentemente faccia a faccia. Ciò ha portato a un aumento del dibattito su che cosa vuol dire vivere online». Una riflessione dove «l’aspetto etico ha un ruolo centrale» poiché «c’è in gioco non soltanto la massimizzazione del profitto ma anche la dignità degli utilizzatori e il rispetto dei loro diritti fondamentali». Pertanto «l’idea di fondo del Laboratorio, che esplora il rapporto tra Intelligenza artificiale e vita quotidiana da una prospettiva umanistica, è offrire un punto di vista che tenga conto della dimensione umana», dato che «dietro gli utenti ci sono persone che possono subire conseguenze anche dolorose se la tecnologia prende il controllo e sbaglia le proprie decisioni».

Un primo assaggio del contributo scientifico che il nuovo Humane Technology Lab darà alla riflessione culturale su queste tematiche sarà offerto dall’incontro “Esiste una saggezza digitale?” in diretta streaming giovedì 10 giugno, alle ore 18, sui canali social dell’Università Cattolica. Moderato dalla giornalista e conduttrice di Radio Uno Rai Annalisa Manduca, interverranno insieme a Giuseppe Riva e a Ciro De Florio, docente di Logica e Filosofia della Scienza in Cattolica, due tra i massimi esperti a livello internazionale di Intelligenza Artificiale: Lucilla Sioli e Nicola Palmarini, entrambi alumni della Cattolica. La prima, con alle spalle un dottorato in economia all’Università di Southampton e uno all’Università Cattolica, è direttrice per l’Intelligenza artificiale e l’industria digitale alla Commissione europea ed è responsabile del coordinamento della strategia europea per la digitalizzazione dell'industria e dello sviluppo delle politiche nel settore dell'intelligenza artificiale (IA). Palmarini, laureato in Scienze Politiche in Cattolica, è direttore del National Innovation Centre for Ageing (NICA) del Regno Unito, centro di avanguardia nato dalla collaborazione tra il Governo britannico e la Newcastle University per lo sviluppo di soluzioni innovative dedicate alla longevity economy. Precedentemente, negli Stati Uniti, è stato AI Ethics Lead al Laboratorio congiunto sull’Intelligenza Artificiale di MIT e IBM e Direttore del Centro IBM Human Centric Solution, focalizzato sulle tecnologie emergenti per gli anziani.

Scopo principale di Humane Technology Lab è, dunque, promuovere e valorizzare le attività di ricerca multidisciplinare sulle relazioni che intercorrono fra tecnologie e diverse dimensioni dell’esperienza umana, sia in ambito accademico sia soprattutto in prospettiva di divulgazione culturale presso un pubblico più ampio. «Partendo dal riconoscimento della dignità umana, ossia che ogni utilizzatore della tecnologia è una persona e in quanto tale ha proprie emozioni, propri obiettivi, proprie aspirazioni, il lavoro del Laboratorio si concentrerà su due aspetti: da una parte, la tecnologia cosiddetta positiva, per capire quale benessere può produrre sulla collettività e sulla società nel suo complesso. Dall’altro, sapendo che la tecnologia può essere invasiva e avere impatti negativi, identificare i problemi e trovare a breve termine soluzioni a scopo preventivo».

Il Laboratorio si avvale un gruppo di ricercatori che fa a capo a diverse facoltà dell’Ateneo – da Psicologia a Economia, da Giurisprudenza a Scienze politiche e sociali, da Scienze della formazione a Scienze agrarie, alimentari e ambientali, solo per citarne alcune – e già impegnato su diversi ambiti di ricerca: robotica e mondo del lavoro; intelligenza artificiale e questioni giuridiche; machine learning e trasformazione dei modelli educativi; cyberpsicologia; tecnologia e ambiente.

Quanto alle prime attività di Humane Technology Lab figurano la partecipazione al primo Dottorato nazionale in Intelligenza Artificiale (PhD AI); il rafforzamento del rapporto con l’Istituto Italiano di Tecnologia; l’attivazione di collaborazioni di ricerca internazionali nell’ambito della Strategic Alliance of Catholic Research Universities (Sacru) e l’organizzazione del convegno mondiale di CyberPsicologia, previsto per metà settembre.

Un articolo di

Katia Biondi

Katia Biondi

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