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“Signore, tu lavi i piedi a me?”

01 aprile 2021

“Signore, tu lavi i piedi a me?”

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parola del giorno

Vangelo di Giovanni (Gv. 13,1-15)
Messa in Cena Domini

Con questa domanda Pietro esprime tutto il suo stupore e il suo imbarazzo per il gesto che Gesù compie, un gesto da servo: lavare i piedi a un discepolo, che oltre a mostrare un atto di sottomissione e di obbedienza di colui che è servo ed è chiamato a compiere gesti di “servizio”, manifesta anche la completa sottomissione che un servo, o anche uno schiavo, è chiamato a compiere verso il suo padrone.

Servizio, sottomissione e obbedienza sono dunque, i tre atti importanti che Gesù vuole richiamare a Pietro, proprio nel momento che anticipa quell’ultima cena, luogo della comunione tra i discepoli, ma anche luogo del tradimento di Giuda!

Pietro è chiamato a servire; Giuda invece a tradire. Pietro è chiamato a guidare la Chiesa nell’esercizio del potere come servizio al bene comune; Giuda invece è totalmente sopraffatto dal potere e vede in Gesù un liberatore umano, a immagine dei suoi progetti, della sua misura delle cose. Pietro si affida a Gesù; pone la sua vita nelle mani di Gesù, per amore a Colui che è l’Amore del Padre fatto carne; Giuda invece si affida solo a se stesso, ai suoi pensieri e per questo è drammaticamente irragionevole, perché si appiattisce sulle sue “certezze umane”, non sulla vera certezza che è Cristo.

Pietro in nome dell’amore dirompente di Cristo, dà la sua vita al Signore, e impara da Lui come deve servire l’umano, cioè a lasciare che Cristo lavi dal suo cuore ogni peccato, ogni tradimento…il suo tradimento!

Come Pietro anche noi siamo chiamati a lasciarci lavare da Cristo il cuore; ad abbandonare i nostri tradimenti quotidiani, nel servizio reciproco, perdonandoci l’un l’altro.

Un articolo di

Paolo Nicelli

Docente di teologia

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Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus.

Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno letti in un podcast e accompagnati da un’immagine scelta in rete.

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