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Il Pianoforte in Ateneo, un successo annunciato

07 ottobre 2022

Il Pianoforte in Ateneo, un successo annunciato

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Tutto esaurito nell’Aula Magna di largo Gemelli per la serata conclusiva del Progetto “Il Pianoforte in Ateneo. La grande musica a Milano”, intitolata “Il senso della musica per le nazioni: Chopin, Turina, De Falla”. 

Giovedì 6 ottobre il maestro Roberto Cominati ha eseguito brani tratti dal repertorio dei tre compositori, introdotto dal professor Enrico Reggiani, direttore dello Studium Musicale di Ateneo, che ha promosso, in qualità di direttore scientifico-accademico, l’iniziativa inaugurata nel marzo di quest’anno. 

«La musica è cultura. Eseguirla, studiarla e ascoltarla è cultura musicale in atto. Questo è il messaggio che volevamo trasmettere» - ha dichiarato il professor Reggiani ringraziando il pubblico che ha seguito con costanza e passione tutto il ciclo dei concerti e precisando che si può andare oltre l’esperienza della musica-spettacolo (dal verbo spectare, guardare). Infatti, è difficile avere esperienza della musica guardandola, mentre la dimensione dell’ascolto e dello studio ne arricchiscono la fruizione.


La serata musicale si è aperta con alcuni brani degli andalusi Joaquìn Turina e Manuel De Falla per finire con Fryderyc Chopin. Introducendo il concerto Reggiani ha precisato di non amare due luoghi comuni, ovvero la musica come linguaggio universale o internazionale e il concetto di “scuole nazionali”, «espressione utile ma pericolosa perché tende a restringere le esperienze di persone che vivono, suonano, sperimentano la musica». 

La serata si è dipanata tra due tradizioni differenti, quella spagnola di Turina e De Falla, e quella polacca con influenze francesi di Chopin. Dove sta la differenza tra i diversi approcci nella composizione? «Nel rapporto tra la tradizione musicale del loro tempo e il loro specifico linguaggio locale» - ha spiegato Reggiani, riferendosi ai brani eseguiti durante la serata, come la Sonata 3 in SI minore di Chopin, divisa in quattro tempi ed espressione di diverse tradizioni.

Con questa iniziativa la città di Milano è stata arricchita da un’offerta musicale di altissimo profilo culturale e musicologico e ha costituito un fiore all’occhiello per l’Università Cattolica che si è avvalsa di illustri pianisti e maestri di fama internazionale. Si sono, infatti, susseguiti sei appuntamenti mensili dedicati a Ravel, Chopin, Rachmaninoff, Haydn, Beethoven, Scarlatti, Schumann, Janacek, Prokofiev, Turina e De Falla eseguiti al pianoforte dai Maestri Luca Trabucco, Giuseppe Andaloro, Ingrid Fliter, Carlo Guaitoli, Roberto Cominati.

Il successo di pubblico ha messo le basi per una prossima stagione sempre con la collaborazione dei partner sostenitori del Progetto di quest’anno: Kawai Pianos di Hamamatsu, una delle più prestigiose Case produttrici degli strumenti musicali nel mondo, e il Conservatorio di Milano, in particolare con il Maestro Davide Cabassi, docente del Conservatorio e ideatore artistico di “Pianoforte in Ateneo”. 

Un articolo di

Emanuela Gazzotti

Emanuela Gazzotti

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