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Il professor Paolo Sckokai eletto presidente dell’Associazione degli economisti agrari europei

27 settembre 2023

Il professor Paolo Sckokai eletto presidente dell’Associazione degli economisti agrari europei

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Promuove l’eccellenza della ricerca nell’ambito dell’economia agraria e riunisce scienziati che vengono da tutta Europa (ma anche dal resto del mondo) e lo fa attraverso tre riviste scientifiche  (una storica, una open access e una puramente divulgativa rivolta agli stakeholder), convegni e seminari: è l’Associazione degli economisti agrari europei-EAAE, che conta più di 1.000 soci e che ha appena eletto il proprio presidente, nominando il professor Paolo Sckokai, direttore del Dipartimento di Economia agro-alimentare della Facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali della Cattolica.

«Un riconoscimento non solo alla mia persona, ma all’intero gruppo di ricerca, al Dipartimento, e alla Facoltà, che da sempre, da oltre 70 anni e in maniera crescente si occupa di progetti europei e si impegna in collaborazioni internazionali» ci tiene a precisare il professor Sckokai, che delinea i contorni della sua presidenza focalizzandosi sui suoi due obiettivi principali.

Il primo: valorizzare di più e meglio il contributo scientifico a supporto delle decisioni che si devono prendere a livello europeo. «Il rapporto con gli stakeholder - spiega - è la cifra che contraddistingue l’Associazione. Le politiche agroalimentari sono tutte decise a livello di Unione Europea, le cui Istituzioni coinvolgono sempre più spesso EAAE o i suoi singoli componenti per svolgere studi o simulazioni che possano essere utili ad assumere decisioni relative al comparto agro-alimentare, decisioni che talvolta possono avere impatti problematici e su cui i risultati della ricerca scientifica possono dare un contributo fattivo nel chiarire vantaggi e svantaggi».

Altro focus su cui punterà l’attenzione il neopresidente Sckokai sono i giovani: «Valorizzare e potenziare i percorsi di formazione dei dottorandi e dei giovani scienziati, con strumenti di mentorship e momenti di scambio e networking è uno dei miei principali propositi». Per raggiungere questo obiettivo si potenzierà il PhD workshop, che si svolge con cadenza biennale e in cui i giovani ricercatori hanno l’opportunità di presentare in un qualificato contesto internazionale i risultati delle loro ricerche, dove possono portare le loro idee innovative e al contempo confrontarsi in modo stimolante con colleghi europei e scienziati senior, all’interno di un network ampio in cui scambiare risultati e metodi».

Il mandato del professor Sckokai durerà quattro anni, di cui i primi due a fianco del presidente uscente, come previsto dallo statuto dell’associazione «sarà un’esperienza molto interessante, che mi auguro contribuirà a favorire lo sviluppo di nuove relazioni, fungendo da propulsore di quel processo di progressiva internazionalizzazione che contraddistingue da anni la nostra ricerca e i nostri percorsi formativi, rendendo la Facoltà di Scienze agrarie sempre più attrattiva anche per gli studenti internazionali».

Sull’internazionalizzazione del campus si sofferma anche il preside della Facoltà, professor Marco Trevisan: «Vedo con piacere che anche a livello internazionale viene riconosciuta la valenza del gruppo di ricerca in Economia agro-alimentare che da sempre, con il professor Galizzi prima e con il professor Pieri poi, ha rappresentato e continua a rappresentare un’eccellenza della nostra Facoltà. Il riconoscimento a livello internazionale del professor Sckokai è una ulteriore testimonianza del prestigio sopranazionale della nostra Facoltà, come indicano anche i risultati delle diverse valutazioni della attività di ricerca pubblicate in questi anni».

Un articolo di

Sabrina Cliti

Sabrina Cliti

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