«Siamo convinti che Internet sia una grande platea universale, dove tutti parlano con tutti, in tutto il mondo. Niente di più sbagliato». Vittorio Bertola e Stefano Quintarelli lo spiegano nel loro libro Internet fatta a pezzi. Sottotitolo: Sovranità digitale, nazionalismi e big tech. «Quello che un italiano vede nel suo smartphone è completamente diverso da quello che vede un cinese», sostengono gli autori del volume edito da Bollati Boringhieri, da circa un mese nelle librerie. «Le informazioni sul mondo visualizzate da un motore di ricerca non sono le stesse di quelle di un altro motore di ricerca. E la cosa non è decisa dall’utente, ma da ben altri poteri. Internet non è “tutto il mondo”. O forse sì, a ben vedere: Internet è esso stesso lo specchio reale del nostro mondo: frammentato, in feroce competizione economica, talvolta in guerra».
Di questo e di molto altro si discuterà martedì 2 maggio, nel campus di Milano dell’Università Cattolica, insieme agli autori del volume, a Mariangela Pira, giornalista di Sky TG24, e a Romano Prodi, ex presidente del Consiglio dei ministri e della Commissione Europea, e alumnus dell’ateneo. Con loro Giuseppe Riva, direttore dello Humane Technology Lab, il laboratorio dell’Università Cattolica nato per investigare il rapporto tra esperienza umana e tecnologia.
Dell’evento, dal titolo che ricalca inequivocabilmente quello del libro di Bertola e Quintarelli, dice di più l’interessante sommario: Quando il web ha smesso di essere world wide. Dagli albori della rete a ChatGPT. Il rapporto irrisolto tra un’infrastruttura nata senza confini e i conflitti tra aziende e nazioni che frammentano il mondo. Del resto, come scrivono gli autori, «l’avventura era partita in maniera diversa», ma quando «le istituzioni hanno iniziato a comprendere il potenziale commerciale e politico di Internet le cose sono cambiate». Ecco perché «il governo di Internet è uno dei punti nodali del futuro assetto del mondo», e «riguarda tutti». L’appuntamento, alle ore 18.00, è nella prestigiosa Cripta dell'Aula Magna dell’Università Cattolica (largo Gemelli, 1). L’accesso è libero, dopo essersi iscritti scrivendo alla mail htlab@unicatt.it.