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Irene e Nicola: i nostri anni in Cattolica, tra passione, emozioni e voglia di futuro

14 settembre 2023

Irene e Nicola: i nostri anni in Cattolica, tra passione, emozioni e voglia di futuro

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Ripensano ai loro anni di studio nell’Ateneo di Largo Gemelli con profonda gratitudine, perché sono consapevoli che quegli anni hanno contribuito a formare le persone che sono diventati oggi. Entrambi laureati in Economics and management, i fratelli Irene e Nicola Bompieri raccontano di docenti qualificati, esperienze all’estero e uno stimolante ambiente internazionale che ha fatto sì che in Cattolica i fratelli Bompieri trovassero l’offerta formativa migliore per costruire il loro futuro professionale. Un racconto a due voci che riflette l’orgoglio di far parte della grande Community Alumni


Passione e ambizione: una combinazione vincente per raggiungere ottimi risultati nello studio, come nel lavoro. Passione e ambizione sono le due parole con cui Irene e Nicola Bompieri identificano la loro esperienza di studio e di vita in Università Cattolica.

I fratelli Bompieri si sono laureati entrambi in Economics and management; Irene nel luglio del 2020, discutendo una tesi intitolata "The digital trasformation of the New York Times” elaborata con il professor Matteo Pedrini come relatore, mentre Nicola, neodottore dallo scorso 13 luglio, ha concluso il suo percorso di studi con una tesi sul tema "Exploring the metaverse’s potential as a marketing tool: insights from multiple case studies” redatta sotto la guida di Giulio Ferrigno, docente di Economia e gestione delle imprese della Facoltà di Economia.

A contraddistinguere con la parola “passione” i propri anni da studentessa in Largo Gemelli è soprattutto Irene che non ha dubbi ad affermare: «Ho vissuto tre anni incredibilmente piacevoli e memorabili da molti punti di vista. Oltre al sapere e alla formazione ricevuta, ho avuto la fortuna di incontrare persone straordinarie, tra cui le mie migliori amiche, durante le lezioni e le varie attività universitarie. Queste amicizie sono diventate pilastri fondamentali nella mia vita, condividendo gioie, sfide e avventure. Gli anni di studio sono stati impegnativi, ma allo stesso tempo gratificanti, poiché ho visto il frutto del mio impegno e delle mie passioni tramutarsi in risultati concreti. Ripenso a quegli anni con una profonda gratitudine, sapendo che hanno contribuito in modo significativo a formare la persona che sono diventata oggi». Dopo i cinque anni di liceo l’alumna Irene confessa come in Cattolica abbia trovato finalmente la sua strada: «Ho avuto l’opportunità di studiare materie e argomenti che mi hanno subito appassionata, tanto che mi sono sempre sentita coinvolta nel processo di apprendimento e mi sono sempre sentita stimolata a mettermi in gioco e alla prova». Nell’Ateneo del Sacro Cuore Irene racconta di aver trovato «un ambiente stimolante in cui coltivare i miei interessi e perseguire le mie curiosità» e spiega come «tutta questa passione mi abbia spinto a dare il massimo in ogni corso e mi ha fatto sentire che ogni esame, ogni prova era un’opportunità di crescita».

Sicuramente la passione, l’entusiasmo e la soddisfazione di Irene per i suoi studi universitari hanno avuto un certo peso sulla decisione del fratello Nicola quando doveva scegliere l’università in cui immatricolarsi. «La positiva esperienza vissuta da mia sorella in Cattolica mi ha dato ovviamente fiducia e rassicurato – spiega Nicola - ma il fatto di poter studiare Economia in inglese è stato un elemento fondamentale nella mia decisione, la globalizzazione ha reso l’inglese una lingua indispensabile nel mondo professionale, ero sicuro e ora sono certo che aver affrontato e concluso un percorso di studi in inglese mi abbia fornito un vantaggio competitivo per il mio futuro lavorativo».  Come sua sorella Irene, l’alumnus Nicola, se ripensa ai suoi anni tra i chiostri e le aule della Cattolica, riscontra una «genuina passione da parte degli studenti per le discipline studiate» ma in particolare sottolinea come «fin dal primo giorno in cui ho messo piede nel campus, ho avuto la consapevolezza che ottenere risultati accademici eccellenti mi avrebbe aperto numerose porte per il mio futuro; l’ambizione e la determinazione che ho trovato nei miei compagni di corso mi ha spinto a dare sempre il massimo».

Un articolo di

Graziana Gabbianelli

Graziana Gabbianelli

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E c’è un’altra cosa che Nicola riscontra nei suoi compagni in Cattolica: «Ho notato come gli studenti si impegnino non solo per superare un esame, ma per essere certi di avere una solida comprensione delle materie affrontate. L’ambizione tra gli studenti è alimentata dalla consapevolezza che solo facendo il meglio si ha una marcia in più per affrontare le sfide che la vita lavorativa, e non solo, ci riserva. In Cattolica ho imparato che la responsabilità della mia formazione è nelle mie mani, solo il mio impegno e la mia volontà possono aiutarmi a ottenere risultati significativi».

In Cattolica invece l’alumna Irene - che oggi lavora ad Amsterdam e si occupa di marketing in una grande azienda leader nel settore sportivo – racconta di aver appreso molte cose che applica e declina concretamente nel suo lavoro quotidiano come, ad esempio, l’approccio strutturato «che ho imparato a sviluppare per affrontare situazioni diverse e impreviste. In particolare, ho appreso l'importanza di fare riferimento a una strategia ben definita, quando mi trovo di fronte a problemi o sfide. Questo mi aiuta a identificare i passi necessari per risolvere il problema, in modo organizzato ed efficiente. Avere una strategia mi permette di mantenere la calma e la chiarezza di pensiero, e mi dà una direzione da seguire per raggiungere i miei obiettivi». 

«Inoltre – spiega sempre Irene - ho imparato a fare affidamento su risultati misurabili e dati concreti per prendere decisioni informate. Questo approccio basato sui dati mi aiuta ad evitare decisioni impulsive e a valutare le alternative in modo oggettivo. Utilizzare dati e metriche mi permette di avere una visione più chiara della situazione e di identificare le soluzioni migliori in base alle evidenze disponibili».

Se ripensa ai docenti incontrati e conosciuti in Cattolica e se ripensa a chi – tra i tanti – ha avuto un  maggior impatto significativo sulla sua esperienza universitaria e sulle sue scelte compiute in vista del futuro lavorativo, Irene non ha dubbi nel citare Matteo Pedrini, docente di Business management «è stato il mio primo professore in Cattolica e sin dalle prime lezioni, mi ha affascinato con la sua passione per il management e la sua capacità di rendere i concetti complessi accessibili a tutti. Grazie alle sue lezioni coinvolgenti, ho sviluppato una vera e propria passione per l'ambito del management e dell'organizzazione aziendale». Il professor Pedrini è stato anche il relatore della tesi di Irene: «Una tesi in cui la sua competenza e disponibilità sono stati fondamentali per portare a termine un progetto così importante».

Per Nicola invece fondamentale è stata la possibilità di vivere in Cattolica un’esperienza internazionale completa: «Sia la presenza nel campus di studenti provenienti da tutto il mondo, sia la presenza di docenti internazionali ha arricchito la mia formazione; le diverse prospettive e i differenti punti di vista, provenienti da vari contesti culturali, hanno dato una profondità unica alle mie esperienze di apprendimento, spingendomi a sviluppare un pensiero critico e globale». L’alumnus Nicola ci tiene inoltre a ricordare i numerosi programmi di studio all’estero proposti dall’Ateneo del Sacro Cuore: «Io stesso ho avuto la fortuna di partecipare al programma Study Abroad che mi ha permesso di trascorrere un semestre a Los Angeles. È stata un'esperienza che mi ha cambiato profondamente. Ho avuto l'opportunità di immergermi in una cultura differente dalla mia, migliorare il mio inglese e rendermi più indipendente».

L’internazionalità vissuta, sperimentata, respirata in Cattolica ha contribuito non solo – come racconta sempre Nicola – a impreziosire il suo curriculum, ma ha sicuramente anche avuto un impatto significativo sulla sua crescita personale: «Mi ha reso più aperto al confronto con il mondo e mi ha dato una maggiore consapevolezza di me stesso e delle mie capacità».

Anche per sua sorella Irene l’opportunità offerta dall’Ateneo di partecipare a una Summer school presso l’Università della California di Los Angeles (UCLA) si è rivelata molto utile e formativa.

«Questa esperienza all'estero – osserva Irene - mi ha esposto a diverse prospettive culturali e accademiche, ampliando la mia visione del mondo e arricchendo la mia formazione personale. Uno dei principali vantaggi di questa Summer school è stato l'approccio pratico e concreto allo studio. Ho riscontrato che gli insegnamenti a UCLA si focalizzavano maggiormente sull'applicazione pratica dei concetti. Le simulazioni in classe mi hanno fornito infatti strumenti concreti e competenze utili per affrontare sfide reali nel mondo del lavoro. La Summer school mi ha aiutato inoltre a sviluppare soft skills fondamentali nel mondo professionale, come comunicare efficacemente con un pubblico ampio e realizzare presentazioni PowerPoint. Tali competenze si sono rivelate vere game changer nella mia carriera, permettendomi di essere più sicura di me stessa e di presentare il mio lavoro in modo maggiormente professionale e persuasivo».

Se quindi passione e ambizione sono le due parole con cui i fratelli Bompieri, senza dubbio, identificano la loro esperienza formativa universitaria. Ricordi indimenticabili, emozioni profonde, esperienze entusiasmanti e grandi visioni sono le parole con cui tratteggiano e colorano i loro anni vissuti in Cattolica.

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