«Affiancare i giovani prendendoci cura di loro, educandoli alla voglia di partecipare nella vita sociale, così come alla costruzione di progetti, è un seme piantato per far nascere la speranza – ha aggiunto la professoressa Beccalli - Come docente posso dire che la voglia di partecipazione dei giovani è tanta: per questo non dobbiamo dare nulla per scontato, anzi saper capire e coltivare ogni piccola cosa, partendo proprio dalle nuove leve».
«Il nostro compito – ha continuato Beccalli - è anche quello di educare i giovani alla consapevolezza del limite che non dev’essere visto come qualcosa di negativo. La società alza le asticelle creando disillusione nei giovani ma in realtà anche il limite ha un valore da cui attingere per la nostra crescita personale e per quella della società».
«L’auspicio è che tutti i ragazzi che sono nelle nostre scuole, molti sono arrivati da tanti Paesi, trovino sicurezza, per mostrare le loro capacità, e stimoli – ha detto poi il Cardinale Zuppi -. Non parlo solo di sicurezza lavorativa e di vita ma anche di stimoli intellettuali, professionali, del gusto di costruire qualcosa di bello e di nuovo. A volte di stimoli ce ne sono pochi, c’è poca stabilità, vediamo un impietoso dislivello di retribuzioni tra l’estero e noi. Lavoriamo perché questi giovani trovino tanti stimoli, per i quali non solo valga la pena di restare, ma anche di essere contenti di restare per costruire con creatività qualcosa che ancora non c’è».
La giornata è proseguita con i tre Panel dei Laboratori di speranza in Università Cattolica del Sacro Cuore con la partecipazione del Professor Antonio Gasbarrini, Preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Ateneo e della Professoressa Antonella Occhino, Preside della Facoltà di Economia dell’Ateneo, dedicati a Scienze mediche, nuove tecnologie, solidarietà e sfide etiche; Cultura democratica e cittadinanza sostenibile; Povertà, debito, finanza e new economy.