Il disagio psicologico riempie la cronaca dei giornali ma anche le stanze dei tribunali ed è sempre più chiaro e necessario attuare una sinergia fra le diverse componenti della Comunità.
C’è bisogno di uno scambio costruttivo e il nuovo Servizio di psicologia clinica e forense ha l’ambizione di voler essere una risorsa per il territorio.
Docenti e ricercatori della Facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica, ma anche esperti professionisti del settore, metteranno a disposizione del territorio bresciano le loro competenze e ricerche attraverso il nuovo Servizio di Psicologia clinica e forense, attivato nel campus di via Garzetta, a Mompiano.
Svolgerà attività di consulenza e intervento, formazione e ricerca nell’ambito della Psicologia Clinica e Forense con l’obiettivo di rispondere ai bisogni delle persone e degli enti territoriali che operano nell’ambito psicologico e sociale, in sinergia con le altre strutture dell’Ateneo, in particolare con il Dipartimento di Psicologia, con la Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica e con gli altri Servizi dell’Università (CROSS e SPAEE).
«Il background formativo e le metodiche adottate sono differenziate in modo da poter rispondere nel modo più adeguato alla pluralità dei bisogni – precisa Giancarlo Tamanza, direttore del servizio. La matrice teorica comune è di tipo relazionale, ma i percorsi clinici e terapeutici sono progettati ad hoc e su misura e costruiti collaborativamente con i partecipanti, utilizzando di volta in volta le tecniche e gli strumenti più appropriati».
La caratterizzazione scientifica dell’intervento è perseguita attraverso la sistematica messa in atto di attività di ricerca sul lavoro clinico realizzato, attraverso la costruzione e la validazione di metodi e strumenti, l’elaborazione e la diffusione di protocolli operativi e di “buone prassi”, nell’ottica di una qualità non solo formale/procedurale, ma anche gestionale/incrementale.