Federico Gerosa ha 22 anni, ha studiato International management presso la sede di Piacenza dell'Università Cattolica, dove si è laureato lo scorso luglio. Oggi è a Barcellona per un master in management all’EADA business school, portando avanti di pari passo studio e impresa. Sì, perché Federico ha dato vita a Gazza eco-friendly solutions, un progetto d’impresa innovativo, centrato sullo sviluppo di un biopolimero formato da sole componenti naturali, utilizzabile in vari campi di applicazione plastici. «Si tratta di un prodotto a zero impatto ambientale, biodegradabile e compostabile - spiega Federico - è possibile produrlo in versione solubile in acqua».
I biopolimeri prodotti da Gazza derivano da due componenti naturali, l’amido di cassava e il glicerolo, materie prime innovative «nessun’azienda competitors le utilizza: mixate con i giusti dosaggi consentono di ottenere biopolimeri con ottime proprietà strutturali e termiche, riducendo significativamente la componente derivata dal petrolio nella plastica».
Insieme agli altri suoi tre partner, due junior - Simone Zanchi, dell’università di Bergamo, ed Alberto Bottari, che sta studiando ingegneria dei nuovi materiali a Madrid -, e uno senior, che si occupa di business development, Federico ha partecipato al Premio Nazionale Innovazione dopo che Gazza eco-friendly è stato selezionato tra i primi 16 progetti italiani per la categoria clean tech energy.
L’avventura è cominciata sui banchi dell’università. «Ci siamo iscritti alla competizione durante il primo trimestre del 2021 su consiglio del professor Francesco Timpano e siamo stati selezionati per la start cup Emilia-Romagna 2021. Durante la pitch deck competition abbiamo imparato molto sul settore start up e, grazie all’importante aiuto dei mentor, abbiamo stilato un business plan convincente».
Selezionati tra le 4 start up regionali vincitrici, si sono aggiudicati il posto nella competizione nazionale. Occasione molto utile per avere visibilità. «Attualmente abbiamo un crescente network di imprese interessate al nostro prodotto; l’obiettivo primario è finalizzarlo e promuoverlo attraverso la rete di aziende che lo stanno provando e lo proveranno. Il futuro di Gazza è diventare la prima realtà italiana a commercializzare su larga scala una plastica al 100% naturale». Ne è convinto Federico, anche perché Gazza va a soddisfare la crescente domanda dei trasformatori plastici che, spinti dalle recenti normative europee e dalle richieste dei consumatori di articoli ecosostenibili, necessitano di ridurre la percentuale di oil-base all’interno dei propri prodotti.
Un’idea al servizio del pianeta. «La voglia di portare sul mercato un prodotto che faccia bene al pianeta ha fatto nascere nel nostro team la spinta di voler creare e innovare: la voglia di fare impresa». Un progetto in cui la facoltà di Economia e Giurisprudenza dell’Università Cattolica ha giocato un ruolo fondamentale «per il solido background teorico necessario alla pratica e perciò all’impresa; e poi perché senza la Cattolica, i suoi docenti, con la loro competenza e la loro passione, non avremmo partecipato al bando e non avremmo evoluto la nostra start up al livello in cui è adesso».