Il 10 marzo si è tenuto il primo dei seminari della rassegna Francesco tra le righe, riguardanti l’incontro tra la poesia contemporanea e il Cantico delle Creature. L’evento nasce dalla collaborazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e il Comitato nazionale per la celebrazione dell’ottavo centenario della morte di San Francesco di Assisi. Nostra ospite è stata la poetessa Silvia Bre, autrice di fama nazionale che si è confrontata con autori del calibro di Emily Dickinson e Robert Frost. Tra le sue opere più significative, ricordiamo La fine di quest’arte (2015) e Le campane (2022), entrambi edite da Einaudi.
L’incontro, coordinato da padre Gianluca Zuccaro, docente di teologia della nostra università, si è aperto con il saluto dell’Assistente Ecclesiastico Generale, monsignor Claudio Giuliodori, ed è proseguito con l’introduzione di Alessandro Zaccuri, direttore della Comunicazione dell’Università Cattolica, sul profilo della ospite.
La lettura dei versi delle sue poesie ha permesso di apprezzarne la profondità e ha fatto emergere nell’autrice il desiderio della ricerca del mistero che si cela dietro le cose che esperiamo per mezzo dei nostri sensi, e che costituiscono lo scenario che si dipana ai nostri occhi nel quotidiano. Al tempo stesso, ci ha consentito di comprendere il ruolo della poesia e la sua capacità di scrutare l’animo umano e, con essa, della parola con il suo potere espressivo e trasformativo. Così le parole diventano la trama che abbellisce la nostra vita e, al contempo, chiavi di accesso al mistero del mondo. Del resto, come è emerso dal dialogo con il medievista il professor Nicolangelo D’Acunto e una parte del pubblico intervenuto per l’occasione, il Cantico delle creature rappresenta l’espressione dell’animo del Santo di Assisi, un animo abitato da quello spirito che ne ha plasmato l’intera esistenza conformandola a quella di Cristo.