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La scomparsa di Ciriaco De Mita

26 maggio 2022

La scomparsa di Ciriaco De Mita

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Nella mattina di giovedì 26 maggio è morto a Nusco, in provincia di Avellino, l'ex presidente del Consiglio e segretario della Dc, Ciriaco De Mita. I funerali si terranno venerdì 27 maggio alle 18.30 nella chiesa di Sant'Amato, nella cittadina irpina di cui De Mita era sindaco. Alla cerimonia funebre parteciperà anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.


Figura di primo piano della politica italiana dagli anni Ottanta, ha ricoperto rilevanti incarichi istituzionali e di partito. È stato, infatti, presidente del Consiglio dei ministri dal 1988 al 1989, quattro volte ministro, deputato dal 1963 al 1994 e dal 1996 al 2008, europarlamentare dal 1999 al 2004 e dal 2014 era sindaco di Nusco, il paese dove era nato nel 1928. Inoltre è stato segretario nazionale della Democrazia Cristiana dal 1982 al 1989 e presidente del partito dal 1989 al 1992. Tra le personalità politiche di spicco della cosiddetta Prima Repubblica ha continuato ad avere influenza nella vita pubblica degli anni successivi.

Il suo incontro con l’Università Cattolica avviene nella seconda metà degli anni ’40 con la vincita di una borsa di studio e l’ammissione al Collegio Augustinianum della Cattolica dove conseguì la laurea in Giurisprudenza nel 1952, discutendo con il professor Domenico Barbero la tesi in Diritto civile dal titolo “Colpa e responsabilità per inadempimento nel diritto civile italiano”.

Negli anni della formazione accademica in Cattolica, il Collegio Augustinianum offrì allo studente del Sud una panoramica nazionale della vita politica e sociale. Proprio in Cattolica e all’Augustinianum nacquero amicizie e relazioni che ne influenzarono la successiva attività pubblica.

Era il periodo immediatamente successivo alla seconda guerra mondiale e il Collegio ospitava un gruppo di studenti, molti provenienti dalle regioni del Sud, che maturarono la passione politica e il desiderio di un impegno civile e politico per la ricostruzione e per il bene comune.

A dare stimoli culturali e ricchi di passione civile era il rettore padre Agostino Gemelli che, nella gestione del collegio Augustinianum, si avvaleva del supporto spirituale e formativo del direttore don Mario Giavazzi e del suo vice don Filippo Franceschi (in seguito arcivescovo di Padova e figura di spicco dell’episcopato italiano).

In quegli anni nacque e si consolidò il rapporto con il cosentino Riccardo Misasi (che ricoprirà rilevanti incarichi politici e istituzionali insieme a Ciriaco) e con il conterraneo Gerardo Bianco.

Durante l’espletamento degli incarichi istituzionali Ciriaco De Mita si avvalse (e iniziò alla carriera politica) della collaborazione di un altro “agostino” illustre, Romano Prodi, nominato suo consigliere economico e poi presidente dell'IRI. De Mita favorì anche l’ingresso in politica del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

 


Nella foto in alto Ciriaco De Mita (a destra) con Adriano Bausola (a sinistra) -  all'epoca Rettore dell'Università Cattolica - in occasione dell'udienza concessa da papa Giovanni Paolo II ai partecipanti alla Quarantunesima Settimana sociale sul tema “I cattolici italiani e la nuova giovinezza dell’Europa”, svoltasi a Roma il 5 aprile 1991. Con loro, al centro, Ruggero Orfei.

Un articolo di

Agostino Picicco

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