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Pasqua, le chiusure nelle sedi
Le variazioni negli orari dei servizi nel periodo delle feste pasquali nei cinque campus dell’Università Cattolica
| Redazione
29 marzo 2023
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In tanti, tra volontari, studenti, ospiti della Villetta della Misericordia e persone senza fissa dimora, hanno reso omaggio domenica 26 marzo, in una liturgia eucaristica nella Chiesa Centrale della Sede di Roma dell’Università Cattolica, a Modesta Valenti, la donna che morì 40 anni fa alla stazione Termini perché, essendo sporca, l’ambulanza si rifiutò di portarla in ospedale.
La celebrazione è stata presieduta da S. E. Mons. Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico generale dell’Ateneo, con gli Assistenti Pastorali del campus e i Cappellani del Policlinico, promossa come ogni anno dalla Comunità di Sant’Egidio, responsabile dell’accoglienza e della gestione della Villetta della Misericordia, la struttura di accoglienza per persone senza fissa dimora presente dal 2016 nel campus di Roma dell’Università Cattolica.
Insieme a Modesta sono stati ricordati nomi degli amici accolti nella Villetta che sono morti negli anni e delle persone morte in strada a Roma negli ultimi mesi. Per ognuna di loro è stata accesa una candela, in ricordo di un nome, di una storia di amicizia, di un affetto.
Nell’omelia, in un clima di commozione e partecipazione, Mons. Giuliodori ha ricordato Modesta Valenti e la fragilità di tanti che vivono ai margini, isolati e senza casa e di come ciascuno può risorgere a vita nuova nell’amore, nella condivisione e nella consolazione affettuosa del Signore.
La memoria di Modesta è diventata anche per l’Università Cattolica una benedizione perché ha messo in moto un movimento, una rete di protezione che si prende carico di chi vive nel bisogno più estremo, offrendo amicizia, cure mediche, sostegno, in poche essenziali parole: il calore di una famiglia ritrovata.
Al termine tutti sono usciti dalla chiesa con un fiore benedetto per divenire ciascuno segno di protezione per la vita di ogni prossimo, in particolare per chi e più povero e fragile, e tra le mani l’immagine raffigurata del Povero Lazzaro che richiama ognuno alla compassione.
Come è ormai tradizione la serata si è conclusa in condivisione e amicizia nella Mensa.23 della Sede con una cena offerta da EDUCatt - nella gioia e nell’entusiasmo di ritrovarsi, attraverso il servizio a tavola, l’accoglienza e l’allegria - organizzata con cura e simpatia dagli studenti che sperimentano nella vicinanza ai poveri la gioia del servizio.
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